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PROTESTA REDDITOMETRO, REAZIONI DALLA POLITICA

"Mi muoverò nelle sedi opportune. Le cure veterinarie non sono assolutamente un lusso da redditometro". Cosi' Francesca Martini, dopo la protesta dell'ANMVI contro decisioni del Fisco, che il Sottosegretario non esita a definire "improponibili". Contrario anche il Ministro Brambilla. Anche l'On Fiorella Ceccacci Rubino annuncia, a nome del Gruppo Parlamentare Diritti degli Animali del Pdl:chiederò al Ministro Tremonti di intervenire.

FISCO, BRAMBILLA: GRAVE ERRORE ANCHE IL CAVALLO

Le stesse contrarietà espresse per gli animali da compagnia valgono per il cavallo. Il Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla considera l'inclusione delle spese veterinarie e del cavallo fra gli indicatori di maggior reddito un "grave errore culturale, sociale e metodologico". Chiesta l'immediata revisione del redditometro.

FISCO, ATTILIO BEFERA REPLICA AD ANMVI

Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha scritto una lettera al Corriere della Sera per commentare l'iniziativa dell'ANMVI. Dalle pagine del quotidiano milanese, il Presidente Melosi ha parlato di una allucinazione fiscale degna di Orwell. "Prima che si scateni la ribellione degli animali- scrive Befera- proverei a sgombrare il campo da equivoci".

ANMVI VS REDDITOMETRO, IL TGCOM ATTIVA SONDAGGIO

"E voi cosa ne pensate? Credete che cani e gatti possano essere considerati un bene di lusso?" Esplode sulla stampa la protesta dei medici veterinari italiani contro il nuovo redditometro. E il TGCOM attiva un sondaggio: "Allora io che ho due cani e un gatto sono ricchissima!!!!". L'equazione proprietario-evasore fa infuriare gli italiani. Anche quelli che hanno un cavallo.

CAVALLO NEL REDDITOMETRO? DUBBI DI LEGITTIMITA’

A sollevarli è l'avvocato Virginia Polidori su Il portale del cavallo in un articolo che ricorda: "la giurisprudenza non ha ancora avuto modo di pronunciarsi, ma di certo non sono mancate le critiche, prima fra tutti quella della SIVE". L'on Mancuso sollecita il Governo a rispondere alla sua interrogazione parlamentare. ANMVI: l'anagrafe equina ha valore epidemiologico non fiscale.