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QUESTION TIME

Aviaria, Italia fuori dal piano vaccini: "rischio basso"

Aviaria, Italia fuori dal piano vaccini: "rischio basso"
"Non realizzabile l'elaborazione di scenari di impatto dell'epidemia sulla salute umana". Il Ministro Ciriani risponde così sull'aviaria. In arrivo il Piano anti pandemia da patogeni respiratori.

L'Autorità europea per la risposta alle emergenze sanitarie ha fatto un piano di acquisti di vaccini per l'aviaria, l'Italia ne è rimasta fuori"- L'On Benedetto Della Vedova (Misto Europa) ha chiesto spiegazioni al Governo durante l'odierno question time alla Camera. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha risposto che "il rischio di contrarre un'infezione da virus rimane basso per la popolazione dell'Unione europea". Citando la rete Dispatch, il Ministro ha aggiunto che sulla base dei dati disponibili sulle infezioni umane di influenza aviaria e  data l'assenza di diffusione interumana, la rete " ha ritenuto non realizzabile l'elaborazione di scenari di diffusione e di impatto dell'epidemia sulla salute umana"

Rischio basso-  Per coloro che sono esposti ad animali infetti o a materiali contaminati nel territorio nazionale il rischio di infezioni viene valutato da basso a moderato.
Il rappresentante del Governo ha aggiunto che il Ministero della Salute ha fornito alle regioni e alle province autonome indicazioni per la gestione dei casi sospetti e positivi e per l'effettuazione dei controlli sanitari nell'avifauna selvatica, in alcune specie di carnivori, nonché indicazioni generali per la prevenzione dell'infezione nell'uomo. Le regioni sono state invitate ad acquisire l'elenco dei lavoratori o comunque delle persone esposte ai focolai riscontrati e a eseguire in tali appositi casi test diagnostici.

Prevenzione, sorveglianza e controllo dell'influenza aviaria ad alta patogenicità - Negli allevamenti agricoli, ogni anno viene adottato un Piano di sorveglianza nazionale "che prevede controlli sia sugli uccelli selvatici sia sul pollame domestico al fine di poter rilevare tempestivamente la circolazione del virus sul territorio nazionale"- ha riferito Ciriani. Infine, ha ricordato che   l'eventuale circolazione del virus negli uccelli selvatici in Italia o in Stati prossimi all'Italia determina l'immediata attivazione di azioni di prevenzione quali il divieto di tenere il pollame all'aperto, il rinforzo delle misure di biosicurezza negli allevamenti, l'attività di sensibilizzazione verso gli allevatori affinché allertino il servizio veterinario delle ASL anche in presenza di situazioni che non ricadano in un sospetto tipico di influenza aviaria.

Piano strategico-operativo di preparazione e di risposta a una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico - Il rappresentante del Governo ha riferito che "sarà adottato a breve, dopo l'esame da parte della Conferenza Stato-regioni".  Il Piano in particolare è stato realizzato tenendo in considerazione le principali indicazioni internazionali e presenta importanti innovazioni rispetto al passato: estende il perimetro di applicazione ai patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico, ha un orizzonte temporale di riferimento quinquennale e definisce un approccio metodologico unico, applicabile a pandemie con diverse caratteristiche in termini di trasmissibilità, patogenicità e impatto sulla salute e sui servizi sanitari.