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REDDITOMETRO

La Regione Piemonte: cavallo d’equitazione, non d’affezione

La Regione Piemonte: cavallo d’equitazione, non d’affezione
Con un comunicato ufficiale di Giunta, l'Assessore regionale Assessore Regionale all'Agricoltura Claudio Sacchetto parla di "una sentenza razionale, che corregge un sistema redditometrico".

Se così non fosse, sarebbe "ciecamente penalizzante, soprattutto per la maggior parte dei casi proprietari di animali non cavalcabili o impiegati solo per passeggiate".

Non si spegne l'eco della sentenza n. 6/12/12 della C.T. astigiana, che ha per la prima volta stabilito che un contribuente in possesso di due semplici cavalli da passeggiata non è tenuto, come invece sarebbe stato rilevato dai precedenti controlli dell'Agenzia delle Entrate, a dichiarare una maggiore capacità contributiva legata alla gestione degli animali . I Giudici, osserva l'Assessore Sacchetto, " hanno constatato la reale e concreta differenza tra l'attività (e i costi) di mantenimento di equini destinati alle competizioni sportive -animali di alto valore e necessitanti di trattamento specializzato- dai cavalli considerati da passeggiata o affezione, con costi di cura estremamente limitati".

L'interpretazione dei giudici - conclude "ha stabilito come i coefficienti ministeriali alla base del redditometro facciano riferimento ai cosiddetti "cavalli da equitazione", dunque destinati all'attività sportiva, costosi nel mantenimento, trasporto e addestramento".

pdfCOMUNICATO DELLA REGIONE PIEMONTE.pdf152.03 KB

pdfSENTENZA 2012-01-CTP ASTI N. 6-2-12.pdf39.75 KB