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LEGGE DI BILANCIO

Pet food, sì al taglio dell'IVA: non è un bene di lusso

Pet food, sì al taglio dell'IVA: non è un bene di lusso
Esaminando gli ordini del giorno sulla Legge di Bilancio 2025, il Governo ha dato parere favorevole alla riorganizzazione dell'IVA sulla salute e sull'alimentazione dei pet.

I prodotti alimentari per animali da compagnia non sono beni di lusso e non vanno collocati nello scaglione più elevato dell’imposta sul valore aggiunto (IVA).  Accogliendo un ordine del giorno, oggi alla Camera, il Governo si è impegnato "a valutare una riorganizzazione del regime impositivo IVA per ridurre gli oneri sulle prestazioni veterinarie e gli alimenti per animali da compagnia".

L'ordine del giorno- presentato dalla Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera On Caretta (FdI)- è stato accolto dal Sottosegretario all'Economia e Finanze Federico Freni durante la discusssione sulla Legge di Bilancio.

"L’aggravio economico rende ancora più difficoltoso sopportare la spesa da parte dei contribuenti privati, con il rischio di deprimere la domanda di salute e di benessere animale"- si legge nell'atto di indirizzo, sottoscritto anche dall'On Monica Ciaburro (FDI).

La riorganizzazione fiscale dell'IVA riguarda anche le prestazioni veterinarie per il loro carattere "essenziale" e One Health. "Nel nostro Paese la disomogeneità di trattamento impositivo con particolare riferimento alle aliquote Iva differenziate e spesso elevate, rischia di rendere inefficaci le sinergie del comparto per conseguire gli obiettivi di salute collettiva, la cosiddetta One Health".

L'ordine del giorno n. 9/2112-bis-A/53 Caretta nel fascicolo della Legge di Bilancio 2025

Cure veterinarie sono "one health": accolto odg per taglio IVA