Il Ministero della Salute ha emanato ulteriori misure di controllo sorveglianza ed eradicazione, per contenere la diffusione dell’influenza aviaria ad alta patogenicità H5N1.
"Rigorose misure preventive che evitino il diffondersi dell’Influenza aviaria ad alta patogenicità in particolare nelle regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia". Le ha disposte la Direzione Generale della Sanità Animale, dopo i recenti focolai. Le misure interessano i territori in cui coesistono zone di migrazione e sosta di uccelli selvatici portatori di virus influenzali aviari e zone ad elevata densità di stabilimenti avicoli.
Il Dispositivo Dirigenziale, firmato il 12 dicembre dal Direttore Generale Giovanni Filippini, rimane in vigore fino al 31 gennaio 2025 istituendo Zone di Ulteriore Restrizione (ZUR) e una Zona di attenzione per influenza aviaria ad alta patogenicità, rispettivamente elencate in allegato al provvedimento. Su tutto il territorio nazionale è disposto il rilevamento precoce dei casi sospetti HPAI negli allevamenti avicoli nazionali. Per i prelievi e i controlli previsti dal Dispositivo dirigenziale, i Servizi veterinari territorialmente competenti potranno avvalersi del supporto dei Veterinari delle filiere "sotto la loro supervisione". E' ammessa la delega di specifici compiti a veterinari non ufficiali (veterinari aziendali e liberi professionisti) da parte delle Regioni, sentito il Ministero della Salute. Alle filiere avicole operanti sul territorio delle Regioni con zone ad alto rischio, il Dispositivo richiede di assicurare una separazione funzionale delle attività, del personale e dei mezzi del settore produttivo avicolo tra le Regioni. Vengono, infine, disposte misure per l’attività venatoria e per attività che comportano il contatto con specie aviarie selvatiche.
Il Dispositivo dirigenziale si basa sulle valutazioni della Unità di Crisi Centrale riunitasi ad ottobre, nella quale sono state discusse strategie sanitarie di intervento negli allevamenti avicoli al fine di ridurre i rischi di insorgenza di un epidemia su larga scala. Per le modalità e le tempistiche di ispezione e campionamento negli allevamenti di pollame- in particolare nelle aree a rischio e prima della movimentazione dei volatili- il dispositivo dirigenziale tiene conto del parere scientifico di Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) “Scientific opinion on the assessment of the control measures of the category A diseases of Animal Health Law: Highly Pathogenic Avian Influenza”.
I recenti focolai- Il 26 settembre sono stati confermati casi di H5N1 in alzavole selvatiche nella provincia di Venezia a cui è seguito- il 1° ottobre- un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità sempre del sottotipo H5N1in un allevamento di tacchini posto anch’esso nella provincia di Venezia. Altri focolai di Influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) del sottotipo H5N1 sono stati confermati nelle Provincia di Ferrara, Brescia, Cremona ed ultimamente in quelle di Udine, Treviso e Mantova;
Il Dispositivo Dirigenziale rimarrà in vigore fino al 31 gennaio 2025.