Dopo la bocciatura degli emendamenti alla Camera, la delega per la riforma dell'accesso al corso di laurea in Medicina Veterinaria potrebbe tagliare presto il traguardo.
La Ministra dell'Università Anna Maria Bernini, è intervenuta in Aula per confermare di voler applicare la riforma già all’anno accademico 2025-2026. “Il test a crocette non esiste più, il numero chiuso così come lo abbiamo conosciuto non esiste più”, ha dichiarato. Si conferma l'orientamento della maggioranza a voler licenziare rapidamente una legge delega (tre articoli in tutto) che sposta sul Governo la parte più sostanziale della revisione dell'accesso. Il testo del Senato, già approvato, si candida ad essere quello che i Ministeri dell'Università e della Salute dovranno tradurre in decreti legislativi attuativi. "Vi ringrazio per la velocità con cui state licenziando questa norma"- ha aggiunto Bernini, assicurando tempi rapidi per i decreti attuativi.
Semestre unico e flessibilità- Il nuovo sistema prevede un semestre di formazione iniziale comune ai corsi di laurea: medicina, odontoiatria e veterinaria. "L'idea è quella di consentire alle nostre studentesse e ai nostri studenti il massimo della flessibilità- ha spiegato la Ministra- Ogni schema rigido impedisce di formare professionalità e competenze, che noi dobbiamo formare, su materie e mestieri che in parte ancora non esistono. Quindi, un'altra caratterizzazione positiva di questa norma è che consente di uscire dalla rigidità dell'offerta formativa, così come era stata pensata anni fa, e creare professionalità".
La selezione - Gli studenti saranno ammessi al secondo semestre "sulla base di una graduatoria fondata su crediti formativi certificati, utilizzabili anche per materie affini." Prima, ha aggiunto la Ministra, "chi non superava il test era costretto a un turismo universitario forzato costosissimo, magari per rientrare in Italia con modalità non compatibili con la nostra offerta formativa".
Finanziamenti prima della programmazione- "Le Università che sosterranno questo passaggio - ha dichiarato la Ministra- avranno il vantaggio di ottenere il Fondo di finanziamento ordinario con un supporto in questo senso, in un momento anticipato rispetto all'ordinaria corresponsione del Fondo di finanziamento ordinario, ovvero prima dell'estate, in modo da poter fare un'adeguata programmazione.
Il fabbisogno- A partire dal 2022, "abbiamo incardinato al Ministero un gruppo di lavoro, presieduto dal professor Eugenio Gaudio, che si occupa, esattamente, di monitorare, insieme alla Conferenza Stato-regioni, alla CRUI e, naturalmente, audendo la Conferenza degli studenti, il CNSU, il Consiglio nazionale degli studenti universitari di valutare i fabbisogni, a mano a mano, che si presentano ogni anno"- ha affermato Bernini.
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