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CONSIGLIO DEI MINISTRI

Riforma dell'accesso, approvato il primo decreto

Riforma dell'accesso, approvato il primo decreto
La Ministra dell'Università ha portato in CdM il primo decreto attuativo della riforma dell'accesso. Primo via libera, in vista dell'anno accademico 2025-2026. Il testo passa al vaglio delle Camere. Sarà possibile iscriversi al primo semestre fino a tre volte successive. La frequenza al cosiddetto "semestre filtro" non è obbligatoria. Bernini: "Numero aperto, progressivamente aggiornato".
E' stato approvato oggi dal Governo lo schema di decreto "Disciplina delle nuove modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria"- proposto dalla Ministra Anna Maria Bernini per attuare la riforma del semestre unico già dall'anno accademico 2025-2026. Qui il video della conferenza stampa e le dichiarazioni di Bernini.

Anticipazioni-  Secondo quanto riportano fonti del Sole24Ore, sarà possibile iscriversi al primo semestre fino a tre volte successive. La frequenza al cosiddetto "semestre filtro" non sarebbe obbligatoria. Una eventuale rinuncia dovrà essere esplicitata dallo studente prima che si formi la graduatoria nazionale per il secondo semestre.
Per i non ammessi al secondo semestre resta ferma la possibilità di valorizzare i CFU del primo semestre in un altro corso di seconda scelta. Spetta all'Ateneo stabilire la compensazione dei CFU eventualmente non interamente maturati nel semestre libero. All'atto di iscrizione, gli studenti devono obbligatoriamente indicare un secondo corso alternativo rispetto a quello di prima scelta e possono indicare fino a 5 sedi universitarie dove laurearsi.  I CFU del primo semestre saranno verosimilmente 18 su materie che sarà un altro decreto a stabilire.

Iter- Per l'emanazione dello schema di decreto il Ministero dell'Università ha dodici mesi dei tempo. Una volta superato l'esame preliminare del Consiglio dei Ministri, il testo dovrà essere trasmesso alle Camere per un parere sull'aderenza ai criteri della delega legislativa. La riforma non abolisce la programmazione del fabbisogno e dei posti disponibili, ma abolisce la prova selettiva prima dell'immatricolazione.
Questo primo provvedimento attua una parte consistente della legge 14 marzo 2025, n. 26 in vigore dal 2 aprile scorso. In particolare disciplina l'iscrizione libera al primo semestre dei corsi di laurea magistrale in Veterinaria, Medicina e Odontoiatria, fino alla successiva collocazione nel secondo semestre di studi.

Il semestre libero e comune- La sostenibilità numerica del primo semestre libero è commisurata alla disponibilità dei posti dichiarata dalle universita'. Gli studenti apprenderanno una serie di discipline qualificanti comuni  di "area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria", pertanto il primo semestre dei tre corsi di laurea vedrà armonizzati i primi sei mesi dei piani di studio.

Ammissione al secondo semestre- Il profitto dello studente sarà misurato in crediti formativi universitari (CFU), in base ad un numero valido  a livello nazionale. L'ammissione al secondo semestre è subordinata a due condizioni: 1) il conseguimento di tutti i CFU stabiliti per gli esami di profitto del primo semestre svolti secondo standard uniformi; 2) la collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale. 

Alternative in caso di mancata ammissione al secondo semestre- Lo studente vedrà comunque riconosciuti i CFU conseguiti nelle discipline qualificanti del primo semestre. I crediti saranno valorizzati nel proseguimento, anche in sovrannumero, in un diverso corso di studi, da indicare come seconda scelta. Allo scopo è infatti resa obbligatoria e gratuita la doppia iscrizione limitatamente al primo semestre. Viene anche consentita l'iscrizione a corsi di laurea diversi da quelli di Medicina, Veterinaria e Odontoiatria.

Riordino dell'offerta formativa universitaria- Lo schema di decreto getta anche le basi per una riforma che garantisca un'offerta formativa aderente a standard di qualita' elevati.

FFO-  Il numero di studenti iscritti al primo semestre  non viene considerato ai fini del riparto annuale del Fondo per il finanziamento ordinario delle università.

Accesso a Veterinaria, la riforma è in Gazzetta Ufficiale