Un impegno formale a comunicare con trasparenza l’impiego degli animali nella ricerca scientifica. Lo chiede il Ministero della Salute agli enti di ricerca, proponendo un Concordato.
L'iniziativa nasce in seno al Comitato nazionale per la protezione degli animali usati a fini scientifici, l'organismo del Ministero della Salute istituito nel 2014 dal
decreto di recepimento nazionale della Direttiva europea 2010/63/UE. Scopo del Concordato di Trasparenza è di stabilire un'intesa con il Ministero della Salute, volto a garantire trasparenza, informazione e consapevolezza pubblica riguardo l’uso degli animali nella ricerca scientifica. Tutti requisiti che - afferma il Ministero- potranno rafforzare il rapporto tra il mondo della ricerca e la società civile, contribuendo a una comunicazione chiara e basata su evidenze scientifiche.
A chi si rivolge l’accordo (Concordato)- Il Ministero della Salute si rivolge ai legali rappresentanti dei soggetti che svolgono ricerca mediante l’utilizzo di animali a fini scientifici. Il
modulo di adesione agli impegni del Concordato richiede di indicare una figura di riferimento alla quale riferirsi per chiarimenti sul coinvolgimento dell’ente/soggetto legale aderente all'accordo.
Gli impegni dei sottoscrittori- Attraverso la sottoscrizione del Concordato di Trasparenza, i firmatari si impegnano a:
• Comunicare chiaramente quando, come e perché vengono utilizzati gli animali nella ricerca, pubblicando informazioni accessibili sui propri siti web.
• Fornire al pubblico e ai media dati aggiornati e trasparenti sui risultati della ricerca che coinvolge animali, nel rispetto della normativa vigente.
• Promuovere il dialogo con la società per favorire una maggiore comprensione del valore scientifico e delle implicazioni etiche della sperimentazione animale.
• Monitorare i progressi e condividere le esperienze, pubblicando annualmente un report sulle azioni intraprese per rispettare gli impegni del Concordato.
La sperimentazione animale- Sebbene oggetto di continuo miglioramento attraverso lo sviluppo di metodi alternativi, la sperimentazione animale "rimane un elemento fondamentale per il progresso della biomedicina e per il miglioramento della salute umana e animale"-
dichiara il Ministero della Salute, "nel rispetto del principio One Health".
Gli ultimi
dati statistici relativi all'utilizzo di animali a fini scientifici in Italia riferiscono di 512.296 animali (topi e ratti ial primo posto, seguiti da spigole e polli) utilizzati nell'ultimo anno di riferimento statistico considerato (2021). Su richiesta della Commissione Europea, ogni Stato Membro deve rendicontare anche il numero di volte in cui si utilizza l'animale nelle procedure e la «sofferenza effettiva subita dall'animale» durante la procedura.
CONCORDATO_DI_TRASPARENZA_TESTO_COMPLETO.pdf116.76 KB
MODULO_DI_ADESIONE_AL_CONCORDATO_DI_TRASPARENZA.pdf