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12 COMMISSIONE

IAS, lotta anche con la ripopolazione di specie antagoniste

IAS, lotta anche con la ripopolazione di specie antagoniste
Via libera con un solo rilievo allo schema di decreto sulle IAS: Invasive Alien Species. Concluso il dibattito in 12° Commissione Sanità del Senato.

L'adeguamento dell'Italia al regolamento (UE) n.1143/2014 è all'esame del Parlamento. Lo schema di decreto del Governo ha ottenuto il parere favorevole della 12° Commissione di Palazzo Madama, non senza discussione sulla necessità di definire modalità di eradicazione equilibrate e tali da non comportare inutili sofferenze per gli animali.

La Commissione ha fatto propri i rilievi del Sen Luigi Gaetti. Evidenziando il problema delle nutrie nella zona della Val Padana, anche dal punto di vista della sicurezza della circolazione stradale, Gaetti ha espresso "il convincimento che tra gli obiettivi di un provvedimento come quello in esame debba esservi quello di mantenere gli equilibri ambientali".
Inoltre, nel proprio parere finale, la Commissione Sanità ha messo in evidenza gli aspetti di propria competenza dell'atto del Governo, individuandoli nei seguenti:

I divieti  - Lo schema di decreto in esame vieta che gli esemplari delle specie esotiche invasive possano essere:
-introdotti o fatti transitare nel territorio nazionale, anche sotto sorveglianza doganale;
-detenuti, anche in confinamento, tranne i casi in cui la detenzione avvenga nel contesto delle misure di gestione o eradicazione disposte ai sensi dello schema di decreto in esame;
-allevati o coltivati, anche in confinamento;
-trasportati o fatti trasportare, tranne i casi in cui il trasporto avvenga nel contesto delle misure di gestione o eradicazione disposte ai sensi del presente provvedimento;
-venduti o immessi sul mercato; utilizzati, ceduti a titolo gratuito o scambiati;
-posti in condizione di riprodursi o crescere spontaneamente, anche in confinamento; rilasciati nell'ambiente;

Le deroghe- Viene prevista una istruttoria per il rilascio dei permessi in deroga ai sopra elencati divieti, dettagliando in maniera analitica quali informazioni debbano essere acquisite (mediante rinvio al modulo pubblicato sul sito istituzionale del Ministero dell'ambiente), nonché l'effettuazione di ispezioni presso gli impianti per accertare la sussistenza dei prescritti requisiti.
Il decreto col quale si accorderà  il permesso in deroga dovrà contenere-  tra l'altro-  la descrizione dettagliata delle misure previste per garantire l'impossibilità di fuga, fuoriuscita o diffusione dalle strutture di confinamento in cui la specie esotica invasiva di rilevanza unionale o nazionale deve essere tenuta e manipolata e per garantire che qualsiasi trasporto della specie eventualmente necessario sia effettuato in condizioni che ne escludano la fuoriuscita;

Eliminazione della popolazione di specie esotica invasiva - Le misure devono essere tali da risparmiare agli esemplari oggetto di eradicazione dolore, angoscia o sofferenza evitabili, e da limitare l’impatto sulle specie non destinatarie delle misure e sull’ambiente, tenendo in debita considerazione la tutela della salute pubblica e della sanità animale, del patrimonio agro-zootecnico e dell’ambiente;

I costi- Le misure necessarie a prevenire, ridurre al minimo o mitigare gli aspetti negativi delle specie esotiche invasive, ivi compresi i costi ambientali e relativi alle risorse, nonché i costi di ripristino, sonoa carico delle persone fisiche o giuridiche responsabili dell’introduzione e diffusione sul territorio di dette specie.

Riequilibrio ambientale- La Commissione chiede al Governo che -nell'ambito dell'articolo 23-  in tema di ripristino degli ecosistemi danneggiati, il Governo "valuti l'opportunità di prevedere che il riequilibrio ambientale sia perseguito anche preservando o reintroducendo la diversità biologica, attraverso ripopolazioni delle specie antagoniste di quelle esotiche invasive".

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