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MISURE RAFFORZATE

Afta, Dgsa: controllo giornaliero sulla salute degli animali

Afta, Dgsa: controllo giornaliero sulla salute degli animali
La Direzione Generale della Sanità Animale, dopo i focolai di Afta epizootica in Ungheria e Slovacchia, rafforza i controlli dai territori a rischio e le raccomandazioni in allevamento.

Il 25 marzo le autorità slovacche hanno confermato un ulteriore focolaio secondario di Afta epizootica, in un allevamento con 279 capi bovini sito in località Dunajská Streda, all’interno delle zone di restrizione già istituite a seguito della conferma dei 3 precedenti focolai. Un ulteriore focolaio è stato notificato anche in Ungheria ai confini con l’Austria.

Movimentazioni- Considerata l’evoluzione della situazione epidemiologica e l’approssimarsi del periodo pasquale, che comporta un aumento del numero di movimentazioni in entrata sul territorio nazionale, il Ministero della Salute ha trasmesso oggi ai Servizi Veterinari una serie di misure per ridurre il rischio di introduzione della malattia sul territorio nazionale riguardanti le movimentazioni da macello e le movimentazioni verso altri allevamenti.

Aumentare il controllo sullo stato di salute degli animali- Nell’attuale contesto epidemiologico resta fondamentale, come previsto dai Regolamenti comunitari, il ruolo dei veterinari libero professionisti e degli operatori, al fine di individuare il più precocemente possibile l’eventuale presenza della malattia sul territorio nazionale e consentire l’efficace adozione di misure di emergenza finalizzate alla salvaguardia del patrimonio zootecnico nazionale. Pertanto, appare indispensabile incrementare l’attività di controllo giornaliero dello stato di salute degli animali allevati e procedere alla segnalazione immediata al Servizio veterinario competente di eventuali situazioni sospette.

La Direzione Generale raccomanda infine di evitare l’ingresso in allevamento di persone e mezzi non strettamente necessari e comunque di assicurare la registrazione di tutti gli ingressi in maniera tale da garantire la più rapida rintracciabilità degli stessi, e di evitare l’introduzione di materiali e prodotti in allevamento, ivi compresi mangime e foraggio, di dubbia provenienza, non adeguatamente tracciati o potenzialmente a rischio.

La circolare odierna richiama inoltre le precedenti note del 20 e del 21 marzo scorso, con le quali è stata impartita l’esecuzione di controlli su partite animali sensibili all’afta provenienti da territori a rischio (al momento tutto il territorio della Slovacchia, n. 4 contee dell’Ungheria e n. 2 Lander austriaci).

Afta in Slovacchia, rischio diffusione anche in Austria
Report trimestrali sulla situazione mondiale dell’Afta Epizootica