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TRATTAMENTI

Prednisolone: limite raccomandato di non conformità

Prednisolone: limite raccomandato di non conformità
Corrisponde al valore di 5,0 ppb il limite raccomandato dal Consiglio Superiore di Sanità al di sopra del quale emettere giudizio di non conformità. La Direzione Generale per la Sicurezza degli Alimenti ha scritto agli Assessorati in merito alla presenza fisiologica di prednisolone nelle urine dei bovini.
La nota, firmata il 4 giugno dal Direttore Generale Silvio Borrello è indirizzata agli Assessorati regionali alla Sanità e all'Agricoltura, al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, all'ISS (Laboratorio Residui), agli Istituti Zooprofilattici e alla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario.

Il parere che il Consiglio Superiore di Sanità ha espresso il 22 maggio scorso fa seguito a quello già espresso nelle scorse settimane; alla luce delle conoscenze attuali non è possibile determinare un valore fisiologico di prednisolone nelle urine dei bovini, il CSS conviene pertanto con quanto espresso dal Laboratorio di riferimento europeo in merito al valore di 5,0 ppb, quale "limite raccomandato al di sopra del quale emettere giudizio di non conformità".

Il superamento di questo limite- sottolinea la nota ministeriale- deve essere considerato, ai fini delle azioni conseguenti da parte dei competenti Servizi, indice di trattamento farmacologico. Attente verifiche andranno comunque effettuate negli allevamenti di provenienza di campioni di urine in cui è stato rilevato prednisolone.