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FIP FELINE INFECTIOUS PERITONITIS

Orifici: senza terapie autorizzate, abusivismo e illegalità

Orifici: senza terapie autorizzate, abusivismo e illegalità
Da un fatto di cronaca alle pagine del quotidiano Libero. Intervista sulla FIP al Presidente di ANMVI Lombardia Francesco Orifici: dare una base legale ai trattamenti.

"La soluzione è che a noi Veterinari venga concesso l'utilizzo di un medicinale, in modo che l'intero processo possa essere monitorato, visto che noi professionisti dichiariamo tutto quello che facciamo sul portale del Ministero". Basi legali alle terapie e tracciabilità del loro impiego, per contrastare la FIP e anche gli illeciti che corrono via Internet, "una piazza di spaccio"- dichiara Francesco Orifici, Presidente di ANMVI Lombardia, intervistato dalla giornalista Claudia Osmetti per il quotidiano Libero in edicola oggi.

La questione è annosa e uguale in tutta Europa: la Peritonite Infettiva Felina (FIP) non ha un'opzione di cura legalmente riconosciuta, nonostante esistano trattamenti (Remdesivir o GS-441524) dei quali tutti i Veterinari europei invocano l'autorizzazione all'uso. La Federazione dei Veterinari Europei da tempo denuncia che, in assenza di basi legali, fiorisce un mercato illegale, ai danni di proprietari alla "disperata ricerca di trattamenti salvavita". 

"I gatti che vivono in casa difficilmente prendono la Fip - spiega Orifici- è più diffusa in alcuni allevamenti non controllati e tra gli animali randagi, ma è una malattia infettiva e dunque anche i mici domestici sono a rischio". La FIP "può dare problemi per anni dopo averla contratta e non si può prevenire con un vaccino". Tuttavia, esistono alcuni farmaci, testati, ed efficaci per la sua cura. Il Remdesivir, ad esempio, "una molecola antivirale creata per il virus ebola e che è stata impiegata anche nei confronti del coronavirus, ma in assenza di una normativa che legalizzi la terapia supplisce Internet una vera piazza dello spaccio, tramite messaggi privati: si prende appuntamento e si vendono delle fiale  sulle quali è difficile operare un reale tracciamento. Il tutto nel più totale abusivismo"- denuncia Orifici.

Orifici cita un precedente: "Questo medicinale è sperimentato, non viene utilizzato alla carlona, tanto più che l'Unione europea nel 2023 durante un'epidemia a Cipro ne ha concesso l'uso, proprio perché la sua efficacia è provata. L'ideale sarebbe che un'azienda farmaceutica lo producesse per l'impiego specifico veterinario, l'alternativa è dare la possibilità a noi veterinari di somministrarlo anche per contrastare il mercato illecito".

La FIP- conclude Orifici- "è l'ennesima situazione in cui la salute degli animali va in parallelo con quella dell'uomo. Ormai ragioniamo nell'ottica di One Health. Il lavoro che ci attende è in combinazione tra medici, biologi e  Veterinari, ognuno ha le sue competenze e se ci mettiamo tutti assieme si riesce a portare avanti nel modo più proficuo la salute di tutti.  Invece, "nel  web c'è chi dà indicazioni più o meno accurate e la terapia non è nelle mani del Veterinario, ma di persone che non hanno nessuna competenza specifica sull'argomento".

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