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MANOVRA FINANZIARIA

Spese veterinarie: detrazioni invariate, accolto solo un odg

Spese veterinarie: detrazioni invariate, accolto solo un odg
Decaduti tutti gli emendamenti per le agevolazioni fiscali sulle spese veterinarie. Impegno del Governo che accoglie l'ordine del giorno dell'On Doriana Sarli.

Nè la riduzione dell'IVA nè le detrazioni fiscali. Nella Legge di Bilancio 2022, in vigore dal 1 gennaio, non sono entrate le misure fiscali chieste da numerosi parlamentari, al Senato e alla Camera, per abbattere il carico fiscale dell'IVA e per aumentare le detrazioni d'imposta sulle spese veterinarie per animali da compagnia.

Durante le ultime battute parlamentari,a fine dicembre, il Governo rappresentato dal Sottosegretario leghista Federico Freni ha accolto alcuni ordini del giorno, fra cui quello della deputata Doriana Sarli (Misto) che, oltre a chiedere un impegno per l'aliquota del 10% su spese veterinarie e alimenti per animali da compagnia, insiste per un aumento dello sconto Irpef sulle spese veterinarie.

L'onorevole Sarli- richiamando alcune agevolazioni fiscali introdotte dalla Legge di Bilancio, come l'IVA agevolata  sui prodotti per l'igiene femminile e le detassazioni da Irpef sui redditi agrari- ha chiesto la riduzione dell'aliquota IVA del dieci per cento per le prestazioni veterinarie e i prodotti alimentari per animali, che "continuano ad essere collocati nello scaglione IVA più elevato, al pari di beni e servizi di lusso o non essenziali, con un impatto importante sulle famiglie che possiedono animali da compagnia, tenuto conto anche della crisi derivante dalla pandemia da COVID-19".

Lamentando i tempi ristretti dell'iter di Bilancio, la deputata veterinaria ha anche ribadito che "in Italia è sempre più forte la richiesta di adottare misure per rafforzare la cura degli animali, che sono a tutti gli effetti membri delle nostre famiglie, anche alla luce della proposta di revisione della Costituzione in atto".

Con queste motivazioni, l'ordine del giorno della Collega parlamentare è stato accolto come impegno " a valutare l'opportunità" di intervenire sull'aliquota IVA e di aumentare l'importo massimo delle spese veterinarie detraibili fino a 650 euro. Ad oggi il tetto massimo di spesa è di 550 euro, al lordo della franchigia di 130 euro.

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