Animali protetti, collaborazione tra Fiamme Gialle e Dogane

Ad oggi, la partecipazione della Guardia di Finanza allo Sportello Unico Doganale è circoscritta ai controlli sul contrabbando di animali rari. E' questa in sintesi la circolare che la Guardia di Finanza ha diffuso per fare il punto sulle proprie attività nell'ambito dello Sportello Unico Doganale. Il Capo del III reparto delle Fiamme Gialle, Gen Stefano Screpanti, aggiunge che i controlli dovranno essere improntati alla collaborazione con gli agenti della dogana sia nei controlli che nel raccordo informativo,

Lo Sportello Unico Doganale è stato attivato nel 2011, con obiettivi di semplificazione delle operazioni di importazione e di esportazione, spesso rallentate dalla necessità di intervento di diverse autorità di controllo. Ma la circolare rileva che "l'effettiva interoperabilità dei sistemi informatici, che si sarebbe dovuta realizzare entro tre anni dall'attivazione del menzionato Sportello Unico, allo stato risulta realizzata unicamente tra l'Agenzia delle Dogane e i Ministeri della Salute, (dal 15 aprile 2015 sono stati attivati su tutto il territorio nazionale i controlli legati all’interoperabilità per i certificati sanitari/veterinari), dello Sviluppo Economico e degli Affari Esteri".
Ne deriva che, in attesa dell'effettivo avvio dello scambio informativo, gli altri enti e dicasteri devono continuare a rivolgersi direttamente alle diverse amministrazioni competenti.

Soppresso il Corpo Forestale, i controlli che spettavano a quest'ultimo sulle specie protette sono stati devoluti alla Guardia di Finanza. L'assenza di una piena integrazione informatizzata, fa sì che gli interventi dovranno essere richiesti dai singoli interessati con apposita domanda di intervento e la partecipazione delle Fiamme Gialle allo Sportello Unico, allo stato, è circoscritta ai controlli sul contrabbando di animali 'rari'. (fonte Italia Oggi)