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APPELLO PER UNA TERAPIA FIP

GS-441524 e Redemsivir, Furlanello: "una cura miracolosa"

GS-441524 e Redemsivir, Furlanello: "una cura miracolosa"
"Esistono, ma non li abbiamo a disposizione". Tommaso Furlanello, un'autorità nella medicina veterinaria felina, ha parlato dei farmaci contro la FIP alla sala stampa della Camera.
La FIP (Feline Infectuos Peritonitis) è una malattia "che ha una mortalità del 100%".  Ad ogni diagnosi "mi unisco alla frustrazione di tutti i proprietari". Con una presentazione scientifica, autorevole e chiara, il dottor Tommaso Furlanello si è collegato questa mattina con la sala stampa della Camera dei Deputati, dove era in corso una conferenza indetta dall'On Stefania Ascari (M5S) "Salviamo i gatti dalla FIP. La cura c'è ma è illegale". L'iniziativa - alla quale ha partecipato anche l'ANMVI rappresentata dal dottor Francesco Orifici- ha fatto da eco ad una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute, sottoscritta da 26 deputati del Movimento, per chiedere la legalizzazione di una molecola, efficace, eppure non autorizzata all'uso veterinario.

"Una cura miracolosa"- La terapia nasce da una ricerca degli anni intorno al 2000. E' partita dalla Gilead Sciences, una biopharma company nordamericana (da qui la sigla del farmaco GS). "L'azienda stava cercando un antivirale per l'ebola"- ha spiegato Furlanello. Successivamente è stato è stato individuato il Remdesivir iniettabile.
Studi californiani su questo antivirale hanno "clamorosamente" osservato un effetto contro la FIP: "Con questa terapia la mortalità scende a valori vicino allo zero- ha detto Furlanello- Ovviamente non c'è mai il bianco o il nero in medicina- ha aggiunto- ma quasi tutti i gatti che ricevono questo farmaco vanno incontro a guarigione e anche in tempi molto rapidi. Nella mia carriera professionale non ho mai incontrato un farmaco come questo GS, così potente, così rapido, così salvavita. Non mi viene in mente nessun'altra molecola che io abbia mai incontrato o studiato che avesse tale efficacia"- ha dichiarato.

Il profarmaco Remdesivir- Iniettato nel corpo del gatto, Remdesivir diventa il GS441524, la molecola di cui l'On Paolo Bernini ha presentato in sala un flacone importato dalla Cina.Sul piano dell'efficacia terapeutica GS e Remdesivir si equivalgono, secondo l'esperto.

Senza effetti collaterali- La molecola agisce in un modo "molto potente" sulla replicazione virale, " senza interferire con i processi organici del gatto". Questo -ha spiegato Furlanello- "è un altro aspetto veramente inusuale per un farmaco, praticamente privo di effetti collaterali".

Utilizzato su Trump e Berlusconi- Il percorso di questa terapia ha subito una brusca deviazione durante la pandemia da SARS CoV-2. Il farmaco Remdesivir  "si è rivelato praticamente l'unico farmaco di facile utilizzo per la lotta contro il Covid"- ha spiegato Furlanello. L'ipotesi è che la biopharma americana abbia ritenuto di concentrarsi sull'impiego ad uso umano. In effetti, la terapia  è stata acquistata da tutti gli ospedali del mondo. Il farmaco "è stato utilizzato da il presidente Trump e dal presidente Berlusconi"- ha detto Furlanello a dimostrazione dell'impiego in fase pandemica.

Non c'è più nessuna ricerca da fare- Citando una mole di studi e di ricerca alle spalle di questa molecola, Furlanello ha accennato alle esitazioni presenti anche in campo veterinario: "Quel flaconcino che avete in sala è tutto meno che sperimentale".  Al contrario,  la mole di ricerca che sta dietro a questo farmaco fa sì che "potrebbe entrare in commercio subito, da oggi, perché non c'è più nessuna ricerca da fare". Numerose ricerche sono state condotte anche in Europa, tanto da portare alla disponibilità della molecola, in  grandi università come quella di Monaco di Baviera e nel Regno Unito, con esempi di impiego massivo nei gatti a Cipro, per arrestare una epidemia di FIP molto grave e diffusa.

La nostra speranza di medici veterinari - Furlanello ha concluso auspicando la disponibilità di queste terapie. "Siamo in una situazione tremenda- ha detto- costretti dalla legislazione attuale ad abbandonare i nostri pazienti in contrasto con il giuramento di medici veterinari". Dopo la diagnosi "devo fare necessariamente un passo indietro".
In conclusione, "siamo totalmente a fianco chiunque voglia portare avanti queste tematiche e come clinici e siamo pronti a fare la nostra parte".

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