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CLASS ACTION

Codacons al TAR Lazio: senza tariffe prestazioni peggiorate

Codacons al TAR Lazio: senza tariffe prestazioni peggiorate
L'abolizione dei minimi tariffari ha portato "ad una giungla nel settore delle professioni, fallendo la sua missione".

Non solo la protesta di piazza dei professionisti. Il Codacons annuncia una class action per ottenere l'annullamento dei provvedimenti che hanno abrogato le tariffe in Italia. Secondo il Codacons la qualità delle prestazioni professionali "è peggiorata" e si è verificata "una corsa al ribasso delle tariffe sfruttando giovani laureati sottopagati".

Tutto iniziò dieci anni fa con la Legge Bersani che vietò agli Ordini e ai professionisti di fissare tariffari minimi inderogabili. Una 'lenzuolata' di liberalizzazioni che prese le mosse proprio dalla Veterinaria, la prima professione ordinistica messa sotto istruttoria dall'Antitrust per avere aperto procedimenti disciplinari nei riguardi di iscritti che derogavano dai minimi tariffari.

L'assenza di parametri tariffari ha comportato la perdita- tanto per le amministrazioni pubbliche che per i consumatori- di una bussola per orientarsi sul valore della prestazione intellettuale. Nel 2012, la Riforma Monti introdusse i parametri di liquidazione - che quattro anni dopo si sono tradotti nel decreto legislativo 165/2016: con questo decreto lo Studio indicativo dei compensi del Medico Veterinario ha assunto valore di parametro economico legale.

Nei confronti dei consumatori, i professionisti devono rendere nota la complessità della loro opera per giustificare il compenso, presentando anche un preventivo che - in base al DDL Concorrenza dovrà essere reso obbligatoriamente per iscritto. Il cliente/consumatore - per il diritto Antitrust- deve poter comparare gli onorari e scegliere il professionista sul mercato della concorrenza.

Recentemente perà la Corte di Giustizia Europea ha sentenziato che le tariffe minime sono legittime quando si tratta di prestazioni di interesse generale. Un principio presente anche nella Direttiva Servizi, che per la sanità ammette ulteriori elementi di distinguo: la salute non può stare sul mercato della contrattazione selvaggia nè del sottocosto.

"Il problema non è solo di architetti, avvocati e medici che hanno subito una riduzione del proprio fatturato, ma è anche e soprattutto delle famiglie – spiega in una nota il presidente Carlo Rienzi - le quali, a causa della scomparsa delle tariffe minime in Italia, ricevono un servizio che peggiora costantemente nel tempo". L'abolizione dei minimi tariffari, prosegue il Codacons ha portato infatti "ad una giungla nel settore delle professioni, fallendo la sua missione: quella di aumentare la concorrenza incrementando la qualità delle prestazioni".
Da qui la decisione di "passare alle vie legali – annunciando – un ricorso collettivo al Tar del Lazio contro i provvedimenti normativi che hanno abolito le tariffe minime in Italia".

La manifestazione di sabato scorso, a Roma, è stata organizzata dal collettivo Noi Professionisti.org che ha lanciato una petizione al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. All'iniziativa ha aderito la FNOVI.