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INTERVENTO DEL GOVERNO

Ddl lavoro autonomo, Bobba: ripensamento ma iter rapido

Ddl lavoro autonomo, Bobba: ripensamento ma iter rapido
Il Sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba auspica "un esito conclusivo in tempi sufficientemente rapidi". Protezione previdenziale al centro del dibattito in Aula.

Il Ddl Lavoro Autonomo è stato presentato ieri alla Camera dal relatore di maggioranza, On Cesare Damiano, che ha auspicato poche modifiche da parte di Montecitorio per consentire una terza lettura rapida in Senato. Dello stesso avviso il Sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba: "Se la Camera vorrà procedere in modo spedito all'approvazione di questo testo - ha detto-  avremo finalmente un sistema di protezione del lavoratore dipendente e autonomo più adeguato".

Fra le innovazioni del provvedimento - sulle quali  ieri si è concentrato il dibattito parlamentare in Transatlantico- figurano l'allargamento e il rafforzamento dei diritti previdenziali e di assistenza (malattia, infortunio, maternità e congedi parentali) e garanzie più robuste nella copertura previdenziale.

Protezione sociale dei professionisti iscritti agli Ordini- Con una delega al Governo, il Ddl punta al  rafforzamento delle prestazioni di sicurezza e di protezione sociale dei professionisti iscritti a ordini e a collegi: il decreto delegato dovrà consentire agli enti di previdenza di diritto privato, anche in forma associata, ove autorizzati dagli organi di vigilanza, di attivare, oltre a prestazioni complementari di tipo previdenziale e sociosanitario, anche altre prestazioni sociali, finanziate da apposita contribuzione, con particolare riferimento agli iscritti che hanno subito una significativa riduzione del reddito professionale per ragioni non dipendenti dalla loro attività o che siano stati colpiti da gravi patologie.

Gestione separata
- Viene previsto il congelamento (al 25% anzichè al 33%) dell'aliquota contributiva dovuta dai lavoratori con partita IVA iscritti alla gestione separata dell'INPS. Un'altra delega finalizzata ad incrementare ulteriormente le prestazioni sociali per maternità e malattia riconosciute agli iscritti alla gestione separata INPS, prevedendo che, per assicurarne il finanziamento, possa essere aumentata in misura non superiore a 0,5 punti percentuali l'aliquota contributiva di riferimento.

"Arrivare in porto con questo provvedimento è la necessità principale" - ha osservato il rappresentante del Governo, cogliendo tuttavia la sottolineatura posta dall'onorevole Marialuisa Gnecchi di un ripensamento e revisione, a partire appunto dallo strumento della gestione separata, che è entrato dentro questo provvedimento in una parte, in un segmento, ma che forse ha bisogno di un ripensamento più generale". La parlamentare ha fatto notare che il Ddl "deve andare nella direzione di garantire al lavoro autonomo gli stessi diritti del lavoro dipendente, indipendentemente dal fatto che ci sia una cassa professionale di iscrizione o un'altra".

Parere favorevole della Commissione Affari Sociali- Nel frattempo, sul Ddl Lavoro Autonomo è arrivato il parere favorevole della XII Commissione. Con due osservazioni: la prima è di precisare la permanenza della normativa vigente in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori per specifiche categorie di studi professionali; la seconda, di verificare l'opportunità di
prevedere in maniera esplicita, il concerto del Ministro della salute nella futura adozione dei decreti legislativi relativi alla semplificazione delle norme sulla sicurezza negli studi professionali e all'individuazione di ulteriori protezioni sociali a favore delle professioni ordinistiche.

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