Sono più di 400 i campioni raccolti, grazie a proprietari e veterinari, per valutare l'incidenza di MRV nei cani e nei gatti. Riscontrate positività: le percentuali.
Negli ultimi anni sono state registrate segnalazioni di infezioni umane causate da Mammalian Orthoreovirus (MRV) riassortanti, di cui si ignora l’origine. Per questo l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie sta conducendo una ricerca per valutare la prevalenza di MRV nella popolazione di cani e gatti di proprietà del Triveneto. Grazie alla collaborazione di proprietari, cliniche veterinarie e medici veterinari liberi professionisti i ricercatori hanno raccolto finora oltre 400 campioni e - dall’analisi molecolare - è stato possibile osservare una bassa percentuale di positività per MRV: lo 0,58% nei cani e l’1,05% nei gatti. Tuttavia, per comprendere appieno la diffusione del virus, l'Istituto ritiene necessario ampliare il campionamento.
Il ruolo del Veterinario- L'Istituto invita i proprietari di cani e gatti a comunicare al proprio Veterinario la volontà di partecipare alla ricerca. La partecipazione comporta la raccolta di campioni freschi di feci (almeno 5 grammi) prelevati da cani e gatti di proprietà, asintomatici o con sintomatologia gastroenterica. Il Veterinario compila il modulo per l’invio dei campioni alla Sede centrale o nelle sezioni territoriali dell’IZSVe.
Vantaggi per i proprietari- Conferendo i campioni di feci all’IZSVe, i proprietari avranno esami diagnostici aggiuntivi e gratuiti per alcuni agenti patogeni che possono causare sindromi gastroenteriche e/o generalizzate, quali: coronavirus felino e canino; parvovirus felino e canino; esame coprologico qualitativo.
Potenziale zoonotico- Il rapporto sempre più stretto con cani e gatti può giocare un ruolo importante nell’ecologia di malattie infettive o agenti patogeni che potrebbero non essere immediatamente evidenti o riconosciuti. E' appunto il caso di MRV. Dei Mammalian Orthoreovirus (MRV) si conosce ancora poco, solo da una decina d’anni si è cominciato a studiarne le dinamiche di circolazione nel serbatoio animale e a cercare di capire il loro potenziale zoonotico. Alcuni ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) hanno raccolto informazioni interessanti sulla circolazione di MRV in popolazioni di pipistrelli e suini. Oggi, questa ricerca si estende anche a cani e gatti, grazie a uno studio che mira ad indagare i rischi emergenti per l’uomo derivanti dalla circolazione interspecifica di Orthoreovirus in animali da compagnia.