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JOBS ACT DEGLI AUTONOMI

Ddl in Aula: cosa cambia per i liberi professionisti

Ddl in Aula: cosa cambia per i liberi professionisti
Con il parere favorevole della Commissione Lavoro, l'On Cesare Damiano porta oggi  in Aula il Jobs Act dei lavoratori autonomi. Norme per i liberi professionisti: polizza deducibile a copertura delle insolvenze, sgravio fiscale per l'aggiornamento e delega di atti di rilevanza pubblica.

Sul testo, già approvato dal Senato, si sono espresse positivamente tutte le Commissioni di Montecitorio, ad eccezione della V Bilancio: gli aspetti finanziari della legge saranno esaminati direttamente in Aula. Gli emendamenti approvati dalla Commissione Lavoro hanno dato seguito ai rilievi del Comitato per la legislazione riferiti agli articoli 5 (atti pubblici delegati alle professioni) 6 (protezione sociale delle professioni) e 10 ( semplificazione della sicurezza sul lavoro) del disegno di legge. Nei mesi scorsi, si è svolto un ciclo di audizioni con interventi, di segno differente, di Confindustria e Confprofessioni.

Delega al Governo in materia di atti pubblici rimessi alle professioni organizzate in ordini e collegi-  L'articolo 5 del DDl Lavoro Autonomo- ponendosi l'obiettivo di  semplificare l'attività delle amministrazioni pubbliche e di ridurne i tempi di produzione-  delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi in materia di "rimessione di atti pubblici alle professioni organizzate in ordini e collegi". Dovranno essere in primo luogo individuati gli atti delle amministrazioni pubbliche che possono essere delegati alle professioni, sulla base del loro "carattere di terzietà". Il tutto nel rispetto delle norme sulla privacy e senza "determinare condizioni di conflitto di interesse".

Protezione sociale delle professioni ordinistiche- Per rafforzare le prestazioni di sicurezza e di protezione sociale dei professionisti iscritti agli ordini o ai collegi, il Governo è delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi nel rispetto del seguente principio e criterio direttivo: abilitazione degli enti di previdenza di diritto privato, anche in forma associata, ove autorizzati dagli organi di vigilanza, ad attivare, oltre a prestazioni complementari di tipo previdenziale e socio-sanitario, anche altre prestazioni sociali, finanziate da apposita contribuzione, con particolare riferimento agli iscritti che hanno subìto una significativa riduzione del reddito professionale per ragioni non dipendenti dalla propria volontà o che siano stati colpiti da gravi patologie.

Spese di vitto e alloggio sostenute dal professionista- Si modifica il testo unico delle imposte sui redditi,  «I limiti di cui al periodo precedente non si applicano alle spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande sostenute dall'esercente arte o professione per l'esecuzione di un incarico e addebitate analiticamente in capo al committente. Tutte le spese relative all'esecuzione di un incarico conferito e sostenute direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per il professionista».

Deducibilità delle spese di formazione e delle polizze pe insolvenze- Si rendono "integralmente deducibili, entro il limite annuo di 10.000 euro, le spese per l'iscrizione a master e a corsi di formazione o di aggiornamento professionale nonché le spese di iscrizione a convegni e congressi". Sono inoltre "integralmente deducibili, gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà".

Sicurezza sul lavoro degli studi professionali-  Il Ddl delega il Governo a semplificare la normativa sulla salute e sicurezza degli studi professionali, adottando uno o più decreti legislativi che riformano le sanzioni, gli oneri documentali e che  individuino- fra le altre- "specifiche misure di prevenzione e protezione idonee a garantire la tutela della salute e della sicurezza delle persone che svolgono attività lavorativa negli studi professionali, con o senza retribuzione e anche al fine di apprendere un’arte, un mestiere o una professione".

Il disegno di legge prevede la creazione di un Tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo al Ministero del Lavoro
la possibilità di costituire consorzi professionali per
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(C. 4135-A e abb.)
Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato (Approvato dal Senato)

pdfIL_TESTO_DEL_DDL_LAVORO_AUTONOMO_ALLA_CAMERA.pdf225.65 KB