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PNR 2023

Residui, prima relazione sui controlli nell'anno zero

Residui, prima relazione sui controlli nell'anno zero
Sicurezza garantita ai consumatori: le nuove procedure di rilevazione dei residui, nel primo anno di applicazione sono state fronteggiate in modo "estremamente efficace".

Il 2023 è stato il primo anno di attuazione dei regolamenti (UE) 2022/1644 e 2022/1646, che hanno portato diverse novità nelle attività del Piano Nazionale Residui. Le novità principali portate dai regolamenti sono riassunte in 5 punti dalla relazione annuale pubblicata oggi dal Ministero della Salute.
Il sistema nazionale ha fronteggiato bene le novità e gli obiettivi europei sono stati in massima parte raggiunti, continuando a garantire un elevata attenzione nei confronti dei consumatori italiani e della sicurezza degli alimenti in circolazione- afferma la relazione. Tuttavia ci sono state alcune difficoltà nel Piano di Sorveglianza che non ha visto completamente centrati gli obiettivi europei di ricerca dei residui.  Alcune criticità devono quindi essere attenzionate e affrontate per migliorare il sistema dei controlli e garantire appieno quanto previsto dalle norme europee.

Che cosa è cambiato- Una prima novità introdotta dai nuovi regolamenti è stata l' eliminazione delle ricerche dei contaminanti e pesticidi e focalizzazione solo sulle ricerche di sostanze farmacologicamente attive, autorizzate come medicinali veterinari o come additivi per mangimi, non autorizzate o vietate.
In secondo luogo è cambiata anche l'articolazione del Piano Nazionale Residui (tre linee di attività pianificata: a) Piano mirato; b) Piano di sorveglianza; Piano Paesi Terzi)
In terzo luogo, sono stati introdotti nuovi soggetti attuatori del PNR, in particolare i veterinari dei PCF – Posti di Controllo Frontalieri, per l’attuazione del Piano Paesi Terzi;
Quarta novità segnalata dalla relazione è data dai nuovi raggruppamenti di specie animali e di sostanze chimiche, nonché introduzione di nuove specie animali oggetto di controllo (come rettili e insetti, non applicabili per ora in Italia per mancanza di attività produttive e di flussi di importazione.
Infine, al quinto punto, viene rilevata una diminuzione sensibile delle attività di campionamento. Questa diminuzione è prevista dai criteri introdotti con i nuovi regolamenti, per il contenimento e l’ottimizzazione delle risorse, a fronte di un numero molto limitato di non conformità riscontrate negli anni precedenti. Rispetto al 2022 si registra una diminuzione di campionamenti pari al 10 %, con una corrispondente diminuzione di determinazioni analitiche pari al 20 %.

L'anno zero del nuovo corso. Il 2023 è  considerato l’anno zero delle attività del nuovo corso del Piano Nazionale Residui, in quanto le frequenze di campionamento sono definite nei nuovi regolamenti con criteri e percentuali differenti rispetto a quelli  precedenti, risultando in una diminuzione globale del numero di campionamenti.
Ciò comporta l'impossibilità di esaminare i trend con i dati degli anni passati, in quanto non più comparabili.


Relazione annuale sul Piano nazionale per la ricerca dei residui (PNR) 

Risultati anno 2023