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ASL ROMA

Bovine da latte, una linea guida all'uso di antibiotici

Bovine da latte, una linea guida all'uso di antibiotici
E' online la guida all'uso prudente dell'antibiotico nell'allevamento del bovino da latte. Le raccomandazioni si basano sulle indicazioni elaborate dal Ministero della Salute e dalla regione Emilia Romagna. 
L'ASL di Roma ha pubblicato una guida per gli allevatori di bovine da latte per adottare un comportamento corretto sull’uso degli antibiotici soprattutto nella gestione dell’asciutta.

La guida segue le indicazioni pubblicate dal ministero della Salute che raccomanda di prestare una particolare attenzione agli agenti antimicrobici di importanza critica per l’uomo (HPCIAs).

Questi antimicrobici vengono infatti utilizzati in campo umano per il trattamento di infezioni gravi e pericolose per le quali esistono poche opzioni terapeutiche disponibili. Nello specifico fluorochinoloni, chinoloni, cefalosporine di ultima generazione, macrolidi, glicopeptidi e polimixine sono classificati di massima importanza per la gestione del rischio della resistenza, pertanto, in campo veterinario l’uso deve essere limitato e riservato ai casi in cui non vi è alternativa disponibile.

Raccomandazioni - L'uso delle molecole molecole considerate di importanza critica deve seguire raccomandazioni speciali che vengono elencate dalla guida nei seguenti termini: non devono mai essere impiegate per la profilassi attraverso il loro impiego in mangime o acqua, in assenza di segni clinici nell’animale che deve essere trattato. Non vanno impiegate per la metafilassi, se non in casi eccezionali, adeguatamente documentati, e sulla base di esami di laboratorio (isolamento dell’agente eziologico e referto di sensibilità agli antibiotici). Non devono mai essere il trattamento di prima scelta. Vanno impiegate solo a seguito di specifica diagnosi ed in assenza di valide alternative terapeutiche dimostrate dai risultati dei test di sensibilità agli antibiotici (antibiogramma) eseguiti sugli agenti eziologici della malattia batterica diagnosticata L'uso in deroga va limitato e riservato nei casi in cui non vi è alcuna alternativa disponibile.

Gestione del periodo di asciutta - Il periodo di asciutta, ovvero il periodo di riposo tra due lattazioni nel ciclo
produttivo delle bovine da latte, che può variare da 45 a 60 gg, è tra i più importanti momenti a rischio per lo sviluppo di mastiti nella lattazione successiva. Per prevenirne lo sviluppo, gli allevatori in alcuni casi utilizzano trattamenti antibiotici di massa intramammari delle bovine da latte al momento della messa in asciutta in maniera sistematica. Tuttavia le linee guida segnalano di preferire trattamenti antibiotici selettivi con l’obiettivo di curare le infezioni realmente esistenti al momento dell’asciutta.

pdfLINEE_GUIDA_ANTIMICROBICO_RESISTENZA_ASL_ROMA.PDF6.44 MB