La Asl Roma 5 non è l'unica ad avere pensato ai Veterinari per l'incarico di responsabile dell'Unità Alimenti e Nutrizione.
Annullata, in autotutela, la delibera che permetteva - oltre che ai medici competenti - anche ai veterinari di partecipare al concorso per l'incarico di responsabilità dell'Unità Igiene degli alimenti e della nutrizione, bandita dalll'Asl Roma 5. Lo stop dopo l'intervento coordinato degli avvocati della Cimo e dell'Ordine dei medici di Roma, che avevano minacciato il ricorso.
E' stata "sanata una grave irregolarità commessa dalla Asl Rm5", si legge in una nota della Cimo. "Era stato infatti deliberato un avviso per responsabile della UOSD Igiene degli alimenti e della nutrizione che ammetteva, oltre ai dirigenti medici della corretta disciplina, anche i medici veterinari. L'attribuzione dei compiti specifici, che la legge individua nella responsabilità di medici, anche a medici veterinari avrebbe costituito un grave illecito ed esercizio abusivo della professione medica".
"La Regione deve intervenire - afferma il coordinatore Cimo-Settore specifico Co.Si.P.S., Ernesto Cappellano - perché la Asl Roma 5 non è l'unica che aveva pensato di affidare questo servizio a medici veterinari. Occorre che siano date le giuste indicazioni a tutte le aziende del Lazio e noi saremo sempre pronti a denunciare in tutte le sedi eventuali nuovi tentativi di affidare a non medici compiti specifici della professione medica". (AdnKronos Salute)