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ORDINE DEL GIORNO

Veicoli a trazione animale: dietrofront sul divieto

Veicoli a trazione animale: dietrofront sul divieto
Bocciato a fine luglio dal Mise, l'impegno a vietare l'uso di animali per il traino turistico è stato approvato dalla Camera. Il Governo si è rimesso al voto di Montecitorio.

La Camera dei Deputati ha approvato l'ordine del giorno delle deputate Patrizia Prestipino (PD) e Francesca Flati (M5S) che impegna il Governo a vietare l'utilizzo di animali per la trazione di veicoli e di mezzi finalizzati al trasporto di persone a fini turistici e ludici, nell'intero territorio nazionale.

Sull'atto di indirizzo, il Vice Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Alessandro Morelli, non si è pronunciato e si è rimesso al voto dell'Aula, che ha approvato con 143 voti favorevoli e 139 contrari.

Affinchè il divieto venga rispettato, la Camera ha impegnato il Governo anche a prevedere una disciplina sanzionatoria con tanto di confisca dell'animale e del mezzo. Le licenze potranno essere convertite in licenze per la la guida di carrozze elettriche o taxi.

Per la prima firmataria dell'ordine del giorno, On Prestipino, le carrozzelle trainate da cavalli sono "uno spettacolo di altri tempi, una barbarie nei confronti di questi cavalli costretti, al caldo afoso dell'estate o nel freddo scivoloso dell'inverno, a trainare, sempre e comunque, le persone". A fronte di una tradizione, "che ha avuto pure il suo fascino nel dopoguerra e negli anni Sessanta e Settanta, crediamo sia giunto il momento che questi animali, nell'Italia di oggi, nelle città piene di caos, di traffico e di malessere, siano lasciati dove devono stare, cioè nei loro pascoli".
Con specifico riferimento alle botticelle romane, le parlamentari proponenti ritengono insufficiente l'ordinanza comunale che vieta la circolazione nelle ore più calde. L'ordine del giorno riguarda tutto il territorio nazionale. 

A fine luglio la Camera aveva respinto analogo ordine del giorno a firma dell'On Arianna Spessotto (Misto) sul quale anche il Governo, rappresentato dal Gilberto Pichetto Fratin, Vice Ministro dello Sviluppo economico- aveva espresso parere contrario.

Il testo dell'ordine del giorno