“Oggi in Italia chi maltratta gli animali resta impunito”. Punta ad una "correzione di rotta" il ddl del M5S presentato alla Camera.
Pene più severe, ampliamento delle fattispecie penali e introduzione di nuovi reati. Queste le tre direttrici del disegno di legge presentato ieri alla Camera dei Deputati. Per il capogruppo del Movimento, Sen
Stefano Patuanelli, la protezione animale è “un tema identitario per il M5S, che è un movimento francescano”, ma che “è anche nel
Contratto di Governo”.
A dettagliare il testo, ieri alla Camera, è stato il primo firmatario Sen
Gianluca Perilli (foto) alla presenza del Ministro della Salute
Giulia Grillo, del Ministro della Giustizia
Alfonso Bonafede e del Ministro dell’Ambiente
Sergio Costa. Il disegno di legge - ha riferito Perilli- è già stato calendarizzato dalla Commissione Giustizia del Senato e riprende il lavoro della scorsa Legislatura, in particolare il
testo dell'On
Vittorio Ferraresi oggi Sottosegretario alla Giustizia, il cui iter non era andato oltre la fase delle
audizioni in Commissione per la chiusura della Legislatura.
Modifica del codice penale- I reati commessi in danno agli animali vengono spostati dalla sfera dell’uomo a quella degli animali. Una “rivoluzione copernicana” ha detto Perilli. Dal sentimento per gli animali che oggi tutela il sentimento di pietà della persona per la sofferenza animale, si passa ad una tutela degli animali “per i diritti che intrinsecamente hanno”- ha spiegato. L’animale cambia dunque posizione, da oggetto a soggetto tutelato, un passaggio giuridico confermato dal Ministro della Giustizia Bonafede.
Inasprimento delle sanzioni- “E’ il primo punto al quale abbiamo guardato”. Perilli è entrato nel dettaglio: per il delitto di uccisione la pena passa da 1 a 5 anni di reclusione, per il maltrattamento animale da 3 mesi a 3 anni, per le manifestazioni illegali da 6mesi a 5 anni, per l’abbandono da 1 a 3 anni. Introdotte anche delle aggravanti come ad esempio la presenza di minori alle manifestazioni illegali o l’uso di strumenti che aumentano l’efferatezza del maltrattamento.
L’inasprimento delle sanzioni riguarda anche il bracconaggio e le violazioni del silenzio venatorio, situazioni che oltre al Sen Perilli, anche il Ministro Bonafede ha ricordato essere presenti nel Contratto di Governo.
Viene inoltre previsto l’arresto in flagranza e viene esteso l’istituto della confisca. (
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