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LA RISPOSTA

Zooprofilattici, Bartolazzi: ruolo personale collegato al CCNL

Zooprofilattici, Bartolazzi: ruolo personale collegato al CCNL
Sono "in corso" le attività istruttorie per i decreti attuativi riguardanti il ruolo del personale di ricerca sanitaria negli IZS e la piramide dei ricercatori.
L'ha reso noto il Sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi rispondendo alla Camera all'onorevole Luca Rizzo Nervo (PD).
L'iter della cosiddetta piramide del personale di ricerca sanitaria "è in stato avanzato"- ha dichiarato Bartolazzi, aggiungendo che "la definizione dei due provvedimenti citati è in ogni caso subordinata alla positiva conclusione dell'iter di approvazione del contratto collettivo nazionale di lavoro".

I due decreti- che attuano la Legge di Bilancio 2018-  "dovranno integrarsi con le relative disposizioni contrattuali. Infatti, per poter definire i requisiti, i titoli e le procedure concorsuali per le assunzioni del personale di ricerca sanitaria è necessario che il contratto in questione definisca i distinti profili professionali, denominati “ricercatore” e “personale addetto alla ricerca sanitaria”, con le specifiche declaratorie"- ha spiegato il Sottosegretario.
La stessa legge n. 205 del 2017 prevede infatti che siano definiti i requisiti, i titoli e le procedure concorsuali per le assunzioni del personale della ricerca sanitaria.

CCNL "in fase conclusiva"- Riguardo all'ipotesi di contratto collettivo per il comparto sanità 2016-2018  - siglato in data 27 dicembre 2018 dall'ARAN e dalle organizzazioni sindacali - " è in fase conclusiva l'iter di approvazione". 
Bartolazzi ha aggiunto che "il Ministero della salute ha avviato le opportune riflessioni con le organizzazioni sindacali per la definizione del decreto interministeriale concernente i criteri e le modalità di valutazione, ai fini di avviare la fase transitoria, con la trasformazione dei contratti degli aventi diritto alla data del 31 dicembre 2017".
L'obiettivo, ha spiegato, è di "allineare i tempi di approvazione del decreto ministeriale a quelli di approvazione del contratto collettivo nazionale di lavoro. Nel contempo si sta lavorando sulla normativa concorsuale da approvare con altro DPCM che sarà utilizzata per avviare le nuove assunzioni, una volta definita la fase transitoria".

Rilevati i fabbisogni degli Istituti- Sulla eventualità di un esodo di ricercatori, paventata dall'Onorevole interrogante, Bartolazzi ha precisato che il Ministero della Salute ha aggiornato il fabbisogno di ciascun istituto aggiornando la ricognizione del 2016, "dalla quale risultano effettivamente flussi di mobilità in entrata e in uscita di personale; ciò, tuttavia, deve considerarsi un fenomeno assolutamente fisiologico ed anche auspicabile in un settore come quello della ricerca scientifica".
Dalla stessa ricognizione è emerso, peraltro, che sono stati assunti a tempo indeterminato circa 350 ricercatori presso gli IRCCS e gli istituti zooprofilattici, nonché circa 80 unità all'interno del Servizio sanitario nazionale e 40 unità al di fuori del settore del Servizio sanitario nazionale.
"Una consistente percentuale del personale a suo tempo censito è stata stabilizzata attraverso i percorsi definiti dalla cosiddetta legge Madia, rimanendo nel settore pubblico della ricerca. Una ulteriore quota, poi, è stata assunta a tempo indeterminato presso altre strutture del Servizio sanitario nazionale o altri settori della pubblica amministrazione. Solo una percentuale minima di tale platea, invece, è stata assorbita da aziende o istituti privati".

Assegnate risorse per 50 mln di euro- La rilevazione è stata effettuata nel mese di gennaio 2019 e, dunque, si basa "su dati aggiornati ed affidabili che consentono di determinare l'esatto numero del personale destinatario della fase transitoria e, quindi, di ripartire le risorse assegnate dalla legge di bilancio 2018 e quantificate per l'anno 2019 per un importo pari a 50 milioni di euro".

La replica- "Per un decreto che deve determinare i requisiti e le modalità di selezione di procedure, è difficile sentirsi dire “stiamo facendo”, il tempo è ora, c'è una legge, ci sono risorse stanziate, serve definire le procedure quanto prima"- ha replicato l'On Rizzo Nervo.