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LA PROPOSTA DILEGGE

Veneto, via numero chiuso: italiani all'estero in Italia stranieri

Veneto, via numero chiuso: italiani all'estero in Italia stranieri
Il numero chiuso e la prova d’ingresso "penalizzano in modo eccessivo l’immatricolazione degli studenti e ne causano l’esiguità".

E' per questa ragione che la Germania, la Gran Bretagna, la Francia, la Svezia, la Danimarca, la Spagna, l’Australia e perfino la Bulgaria diventano le destinazioni preferite da un numero crescente di giovani studenti che vanno all’estero per formarsi, laurearsi o specializzarsi e spesso poi vi restano a lavorare.

Con questo assunto, il Consiglio della Regione Veneto ha depositato una proposta di legge per l'abrogazione della Legge 264/1999: un solo articolo che cancella il numero programmato ai corsi di laurea, Medicina Veterinaria compresa, disciplinati da quella legge. 

Effetti sul SSN e sulla previdenza- Come risultato, "nel prossimo decennio mancheranno all’appello nel Servizio sanitario nazionale circa 15.000 specialisti". La fuga dall'Italia ha riflessi anche sulla previdenza, generando "una nuova gobba pensionistica".

Forza internazionale in crescita- Per contro, si legge nella presentazione, "tanti laureati abbandonano l’Italia, che non garantisce loro la possibilità di frequentare una scuola di specializzazione: un Paese che rischia di importare sempre più professionisti dall’estero per soddisfare, soprattutto nell’ambito medico, il fabbisogno sanitario nazionale.L’Italia ha iniziato, così, a fare affidamento sui medici stranieri per rispondere ai bisogni della sua popolazione: dottori già specializzati all’estero che trovano possibilità di lavoro in Italia".
Sono soprattutto tedeschi, ma anche svizzeri, greci, iraniani, francesi, venezuelani, romeni, statunitensi, sauditi e albanesi: "una forza internazionale destinata a crescere, che funge da supporto a un sistema sanitario carente".

Effetti dell'abrogazione- Nel caso di approvazione della proposta di legge, la legge 2 agosto 1999, n. 264, sarebbe abrogata con effetti immediati per gli accessi ai corsi universitari dell’anno accademico 2018/2019: "presumibilmente gli accessi ai corsi universitari e ai corsi di specializzazione, stante il superamento dell’attuale previsione di numero chiuso, si redistribuiranno fra i diversi indirizzi di studio e di specializzazione".

La proposta di legge è all'esame della VII Commissione Cultura della Camera, insieme ad altre tre proposte di revisione dell'acceso ai corsi di laurea a numero programmato.