Il Presidente dell'ANMVI chiede al Ministero della Salute una consultazione urgente sulle perduranti carenze di medicinali veterinari. Serve "un chiaro scenario dei problemi e delle soluzioni". Privazioni improvvise di medicinali di utilizzo corrente e primario. Dopo amoxicillina e acido clavulanico, dai canali di approvvigionamento è sparito l'eutanasico.
"Una consultazione urgente al Ministero della Salute e all’Industria sul perdurante problema delle carenze, parziali o totali, di medicinali nel settore veterinario"- La chiede il Presidente dell'ANMVI
Marco Melosi in una lettera al Sottosegretario alla Salute
Marcello Gemmato, al Capo Dipartimento One Health
Giovanni Leonardi e al Direttore Generale della Sanità Animale
Giovanni Filippini. Da tempo, i Medici Veterinari si confrontano con l'assenza di prodotti autorizzati, oppure l'interruzione di commercializzazione di medicinali autorizzati, o ancora con una insufficiente disponibilità con rapido esaurimento di stock.
"Si tratta di carenze che interessano prodotti di fondamentale importanza per il regolare esercizio professionale"- afferma Melosi.
"Forte disagio, professionale ed etico"- A fronte di improvvise privazioni di medicinali di utilizzo corrente e primario per il trattamento degli animali in cura, i Medici Veterinari vanno incontro a un "forte disagio professionale ed etico- afferma la lettera- in circostanze inspiegabili agli stessi proprietari-clienti, tanto più nella totale assenza di informazioni circa la carenza di mercato, le alternative percorribili in assenza di sanzioni, e i tempi di ripristino commerciale dei prodotti.
Terapie non autorizzate, forniture interrotte- La lettera, indirizzata anche ad AISA Federchimica e alla FNOVI, cita alcuni esempi "fra i più recenti, gravi e impattanti la salute e il benessere":
-la mancata autorizzazione all’uso veterinario della molecola
GS-441524/Remdesivir necessaria per salvare da morte certa i gatti affetti da FIP (Feline Infectious Peritonitis). "Sono in corso iniziative parlamentari supportate da ANMVI, per le quali auspichiamo un interessamento pronto e risolutivo da parte del Ministero della Salute"- afferma Melosi;
- l'improvvisa e totale mancanza dell’unico eutanasico autorizzato,
Tanax, con grave compromissione delle garanzie dovute ad animali inguaribili e sofferenti forme estreme di dolore a fine vita;
- l'assenza di
amoxicillina e acido clavulanico per tutto l’anno (cfr Nota Dgsa del marzo scorso), nella difficoltà oggettiva di ricorrere ad alternative;
- le costanti difficoltà di approvvigionamento e disponibilità per specie
MUMS (Minor Uses Minor Species).
Le proposte- L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani chiede in primo luogo "l’attivazione di una consultazione urgente, promossa dal Ministero della Salute con l’Industria e con le rappresentanze veterinarie, per delineare e condividere un chiaro scenario dei problemi e delle soluzioni".
E inoltre: l’adozione di una “lista di trasparenza” dei medicinali carenti, secondo quanto annunciato in più occasioni dalla (ex) Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, sulla scia di alcuni Paesi europei
come ad esempio la Francia. La pubblicazione delle interruzioni di fornitura temporanea concorrerebbe anche ad arginare il rischio di approvvigionamento illecito.
Al Ministero della Salute si chiedono anche interventi per l’osservanza degli obblighi informativi delle aziende titolari di AIC (articolo 16 comma 5 del Decreto Legislativo 7 dicembre 2023, n. 218) e per l'implementazione di feed back ai Medici Veterinari, stante che all’inoltro della Scheda di segnalazione per carenze medicinali veterinari, disponibile sul sito <salute.gov>, non fa seguito alcuna comunicazione pubblica, informativa e operativa.
Una priorità per EMA- La lettera richiama la nuova strategia pluriennale dell’EMA (
Seizing opportunities in a changing medicines landscape) In chiave one health, basterà citare la stessa Ema che nel farsi carico delle carenze in medicina veterinaria riconosce "l'importanza della salute animale e che salute animale e umana sono interconnesse".
Farmaci carenti, ANMVI chiede lista di trasparenza