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I TESTI DELLE PDL

Accesso: al via iter per il superamento del numero chiuso

Accesso: al via iter per il superamento del numero chiuso
Calendarizzato domani, in VII Commissione Cultura, l'esame di quattro proposte di legge per la riforma dell'accesso programmato all'Università.

Denominatore comune di tutte le proposte di legge, è il superamento dell'attuale sistema di programmazione degli accessi ai corsi di laurea disciplinati dalla Legge 264/99 che verrebbe abrogata. Ma le proposte alternative all'attuale sistema di selezione all'ingresso sono diversificate.

Superamento esami durante il primo anno- La pdl dell'On Paolo Tiramani (Lega) propone che, "entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sono stabiliti meccanismi selettivi per gli studenti iscritti a corsi universitari, consistenti nell'individuazione di quote minime di esami di profitto da superare durante il primo anno di corso, prevedendo la decadenza dall'iscrizione dello studente inadempiente".
Farebbero eccezione alcune situazioni particolari come quella degli  studenti lavoratori.
"Occorre garantire una maggiore possibilità di iscrizione a facoltà come quella di medicina e chirurgia; ma lo stesso discorso - secondo Tiramani- potrebbe estendersi, per analogia, a tutte le facoltà di tipo scientifico, quali matematica, chimica, ingegneria, architettura, veterinaria e farmacia".

Primo anno comune alle aree sanitarie- La proposta di legge a firma dell'On  Francesco D’Uva, Capogruppo alla Camera dei Cinque Stelle propone che gli studenti "che fanno richiesta di ammissione a uno dei corsi di laurea (medicina,  veterinaria, odontoiatria, professoni infermieristiche e della riabilitazione) siano "iscritti al primo anno accademico di area sanitaria, frequentando i corsi e sostenendo gli esami comuni a tutti gli studenti iscritti, indipendentemente dal tipo di corso di laurea al quale lo studente intende accedere". L'ammissione al secondo anno sarebbe poi disposta dagli atenei previo superamento di un'apposita prova di verifica, per "accertare la predisposizione alle discipline".
Secondo D'Uva, la "limitazione al diritto di ogni cittadino di accedere agli studi universitari può trovare parziale giustificazione nei soli casi in cui il sistema formativo immetta nel mercato del lavoro un numero di professionisti sensibilmente superiore alle richieste di impiego del settore considerato. Tuttavia- aggiunge-  le disposizioni vigenti non sembrano tenere conto di tale principio, ignorando, di fatto, i dati sui fabbisogni nazionali e locali".

Abrogazione della legge 264/99- Nella sua proposta di legge, l'On Fabio Rampelli (FdI)  osserva che "il  sistema del numero chiuso è stata una declinazione tutta italiana delle prescrizioni contenute nelle direttive, alla quale si è aggiunta l’immotivata estensione dell’accesso programmato anche ai corsi di laurea in architettura, veterinaria e scienze della formazione primaria, non prevista da alcuna norma europea". La pdl consta di un solo articolo abrogativo della Legge 264/99.
Puramente abrogativa anche la proposta di legge di iniziativa della Regione Veneto.

L'esame delle quattro pdl è calendarizzato per domani in VII Commisione Cultura. I deputati del Movimento 5 Stelle Luigi Gallo e Manuel Tuzi, rispettivamente Presidente e membro Portavoce della Commissione Cultura alla Camera, hanno già annunciato un ciclo di audizioni.