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PROGRAMMA 2015

Politiche veterinarie nella UE, parere critico in 12° Commissione

Politiche veterinarie nella UE, parere critico in 12° Commissione
Con gli apprezzamenti del Sottosegretario Vito De Filippo, la Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato un parere 'condizionato' sulle future politiche UE.

Esaminata la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea, per l'anno 2015, la 12°Commissione del Senato ha approvato un parere che rappresenta il contributo critico del legislatore nazionale ai processi decisionali delle politiche europee. Il documento indica infatti le linee d'azione della partecipazione dell'Italia all'Unione europea, sulle quali è possibile intervenire in fase antecedente alla loro adozione. Sulla Relazione -che contiene numerosi programmi di interesse per la sanità veterinaria- la Commissione ha posto però alcune condizioni.

Persone, non consumatori-  Nel definire l'ambito applicativo delle politiche sanitarie pubbliche dell'Unione europea, la Commissione ha chiesto di evitare di utilizzare l'espressione "tutela della salute dei consumatori", ricorrendo in suo luogo alla più appropriata espressione "protezione della salute umana" (vedi anche articolo 168 TFUE);

Antibiotico-resistenza- Per la Commissione la Relazione contiene solo "scarni cenni" riguardo alla resistenza agli antimicrobici, "una criticità presente in Italia in misura preoccupante: al riguardo si attui l'Action plan della Commissione europea che sintetizza in 12 "azioni" le iniziative per l'uso appropriato e per migliorare la qualità della prescrizione degli antibiotici; quanto ai vaccini, è necessario svolgere campagne informative per sensibilizzare l'opinione pubblica circa l'importanza preventiva di tale strumento.

Sicurezza alimentare-  Con particolare riguardo all'igiene dei prodotti di origine animale, e anche con riguardo ai prodotti dell'infanzia, la Commissione ritiene "necessario che la definizione della nuova normativa europea di riferimento assicuri l'uniformità dei controlli sui produttori, sia allo scopo di garantire la salute delle persone che consumano prodotti di origine animale, sia allo scopo di tutelare le condizioni degli animali negli allevamenti (in particolare in quelli intensivi), sia, infine, allo scopo di evitare che i produttori italiani subiscano forme di concorrenza sleale derivanti da asimmetrie tra i singoli sistemi di controllo nazionali;

Biocidi
- Una  specifica attenzione va riservata ai biocidi, "atteso che trattasi di prodotti che, pur rendendo innocua l'azione di organismi nocivi per l'uomo, presentano, al contempo, effetti dannosi per l'ambiente e la salute umana: gli interventi finalizzati a creare un sistema di controlli in tale settore dovrebbero pertanto, nell'evitare un effetto penalizzante per i produttori italiani nel settore caseario -comparto nel quale i biocidi vengono usualmente utilizzati per il rivestimento di alcuni tipi di formaggio - garantire in ogni caso l'esclusione di qualsiasi tipo di rischio per la salute umana".

Professioni sanitarie- E'necessario che, nell'attuazione della direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali, si contemperino le esigenze di mobilità dei servizi professionali con il mantenimento dell'assetto attualmente previsto dall'ordinamento nazionale, secondo il quale le professioni sanitarie sono regolamentate ed in parte ordinate, allo scopo ultimo di tutelare la salute del paziente che fruisce delle prestazioni professionali; è necessario anche avere riguardo alle specifiche criticità legate alla determinazione dei fabbisogni del personale sanitario e alle politiche di programmazione in materia, nonché alla criticità derivante dalla circostanza che i medici specializzandi fruiscono di un supporto economico nel corso della loro formazione a differenza di quanto avviene per le altre professioni sanitarie".

Medicinali veterinari- Sulla nuova proposta di Regolamento "occorre garantire l'attività di monitoraggio dell'antibiotico resistenza prelevando campioni anche dagli allevamenti avicoli (oltre che da quelli bovini e suini, ai quali la Relazione fa riferimento al paragrafo 4.5 Sanità animale e farmaci veterinari)";

Ricerca scientifica- E'necessario assicurare specifica attenzione alla ricerca scientifica e clinica nel settore sanitario, che dovrebbe essere sostenuta garantendo fra l'altro la tempestiva erogazione dei fondi per la ricerca indipendente, e dando conto dei risultati della moratoria sulla sperimentazione animale, anche per mettere in condizione la ricerca in Italia di poter accedere ai bandi europei.