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SEI MOZIONI ALLA CAMERA

Iniziative per portare l'educazione alimentare nelle scuole

Iniziative per portare l'educazione alimentare nelle scuole
È indispensabile, fin dai primi anni di scuola, promuovere dei modelli di consumo alimentare sani, sostenibili e responsabili.
La Camera dei Deputati ha iniziato la discussione di sei mozioni parlamentari che incoraggiano il Governo a promuovere l'educazione alimentare nelle scuole.

Le mozioni considerano "indispensabile" prestare maggiore attenzione ai crescenti disturbi del comportamento alimentare, che spesso insorgono proprio in età evolutiva. Nel corso degli ultimi anni si è registrato un aumento del tasso di incidenza e, contemporaneamente, un abbassamento dell'età di insorgenza di questi fenomeni. Il fatto che questi disturbi non riguardino più solo gli adolescenti, ma che si stiano diffondendo anche in età pre-adolescenziale, rende fondamentale il ruolo che può essere svolto dalle scuole.

Si propone quindi di introdurre, fin dalla scuola dell'obbligo, programmi di studio e campagne informative di educazione alimentare e gestione ecosostenibile delle risorse naturali, attraverso un approccio multidisciplinare alle diverse tematiche relative al cibo, quali:  lo spreco alimentare, la salute, l'agronomia, il benessere animale, l'ambiente e la biodiversità, l'economia, nonché sull'educazione al cibo di qualità e a una produzione alimentare ecosostenibile.

Bersaglio delle iniziative di educazione nelle scuole è anche la "dieta non sana", anche per i suoi risvolti in termini ambientali, sanitari ed economici. "Chi educa i nostri figli all'alimentazione sono le multinazionali- ha detto l'On Mirko Busto- quindi, dobbiamo cominciare a contrastare questo fenomeno e, consapevoli dell'enorme costo sanitario e ambientale che un'alimentazione non sana e non sostenibile comporta, dobbiamo cominciare ad educare e a fornire informazioni riguardo alle etichette, alla lettura delle etichette, ma anche una banale, banalissima, conoscenza dell'apparato digerente di ciascun di noi. Dobbiamo capire perché un alimento ci può fare bene, perché un alimento ci può fare male, ma anche la funzione sociale del cibo, la cosiddetta «piramide alimentare», ovvero quali sono gli alimenti più adatti, più importanti per la nostra alimentazione e quali sono quelli che vanno minimizzati, e anche la provenienza degli alimenti".

L'On Paola Binetti ha osservato che " il tema dell'educazione alimentare abbraccia le componenti affettive, le componenti relazionali ma abbraccia anche la dimensione del modo stesso di mangiare, che è la gestione, per esempio, dello stress". Binetti rileva che " non basta soffermarci su ciò che si mangia, su quanto si mangia e su come è cucinato, ma è anche importante il contesto nel quale si svolge quest'azione così profondamente umana, espressione così tipica della nostra cultura e della nostra civiltà che è il mangiare, come uno dei fattori più importanti anche di socializzazione e di relazione, uno dei momenti concreti in cui si condivide non soltanto il giudizio su cosa si sta mangiando, ma anche il giudizio su cosa è stato fatto fino a quel momento e su quello che si farà tra poco".

Illustrando la mozione Malpezzi, l'On Vanna Iori ha messo l'accento su come affrontare le attività di educazione alimentare nella scuola, suggerendo "un approccio sistemico capace di attivare ampie sinergie che coinvolgono tutti i soggetti della vita sociale: le istituzioni socio-sanitarie, gli enti locali, l'industria alimentare, il mondo agricolo, il mondo della distribuzione, della vendita, della comunicazione e soprattutto le famiglie come indispensabile elemento di crescita, di benessere, incentivando la consapevolezza dell'importanza del rapporto cibo-salute".

Proposta anche la conoscenza del sistema agroalimentare attraverso la comprensione delle relazioni esistenti tra sistemi produttivi e distributivi, in rapporto alle risorse alimentari, all'ambiente e alla società.

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Mozione Vezzali ed altri n. 1-00557
Rostellato ed altri n. 1-00834
Giancarlo Giordano ed altri n. 1-00835
Gagnarli ed altri n. 1-00836
Binetti ed altri n. 1-00837
Malpezzi ed altri n. 1-00839