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DL COMPETITIVITA

Mozzarella di bufala DOP, chiesta la riformulazione delle sanzioni

Mozzarella di bufala DOP, chiesta la riformulazione delle sanzioni
La Commissione Agricoltura del Senato ha chiesto la riformulazione delle sanzioni  in materia di produzione della bufala campana DOP: troppo severe.

La Commissione Agricoltura del Senato ha concluso il proprio iter di conversione in legge del  decreto-legge in tema di competitività dell'agricoltura, dell'ambiente e dell'industria. Il provvedimento contiene misure sulla produzione della mozzarella di bufala campana DOP (Art. 4 Misure per la sicurezza alimentare e la produzione della Mozzarella di Bufala Campana DOP); sulle sanzioni si è svolto un dibattito che ha portato la Commissione a chiedere la riformulazione dell'articolo 4.

Il Senatore Candiani ha rilevato che la previsione dell'apparato sanzionatorio "risulta eccessivamente severo laddove prevede la sanzione accessoria della pubblicità attraverso la pubblicazione a cura e spese dell'interessato su due quotidiani a diffusione nazionale della sospensione del diritto di utilizzare la denominazione protetta". A suo parere, la pubblicazione è "una misura particolarmente grave per i produttori". In proposito, il Senatore Dalla Tor  ha osservato che  nelle ipotesi di violazione della normativa sulle produzioni di latte la notizia viene inevitabilmente ripresa dagli organi di informazione. Pertanto ha aggiunto che la pubblicazione sui quotidiani delle sole sanzioni effettivamente irrogate rispetto a condotte accertate abbia un valore di chiarezza circa gli autori delle infrazioni, evitando che vi possano essere negative ripercussioni sugli altri imprenditori..

Per il  Senatore Ruta invece "la severità dell'apparato sanzionatorio che assiste le prescrizioni sulla filiera bufalina ha un significato deterrente rispetto a condotte che si ricollegano alla previsione di spazi differenti tra le linee produttive. Il nuovo sistema, infatti, è di prima applicazione e reputa opportuno che sia accompagnato da precise azioni a tutela del rispetto delle normative". La Senatrice Donno ha suggerito che la prescrizione per gli allevatori bufalini, i trasformatori e gli intermediari di adottare metodi di tracciabilità del latte prodotto preveda una cadenza quotidiana, "secondo la positiva esperienza che già si riscontra nella regione Campania".

Condiviso il principio della tracciabilità quotidiana delle produzioni di latte, ferma restando la necessità di una verifica di concreta attuabilità.

Il parere approvato dalla Commissione Agricoltura del Senato chiede pertanto la "riformulazione dell'articolo 4 che chiarisca l'applicazione delle sanzioni a tutte le inadempienze in materia di produzione della mozzarella di bufala campana DOP e che introduca la sanzione dell'inibizione all'uso della denominazione protetta fino a quando il responsabile della violazione non dimostri di avere rimosso le cause che hanno dato origine alla violazione".