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LE ORDINANZE

MJ5: abbattimento sospeso, TAR chiede misure alternative

 MJ5: abbattimento sospeso, TAR chiede misure alternative
Con due diverse ordinanze pubblicate oggi, 26 maggio, il Tar di Trento congela per un altro mese l'abbattimento dell'orso MJ5.

Sui diversi ricorsi delle associazioni protezioniste contro la Provincia Autonoma di Trento, il Giudice Amministrativo si è pronunciato, con due distinti provvedimenti che, di fatto, convergono entrambi sulla non esecutività del decreto di abbattimento dell'orso MJ5 (decreto n. 9 del 19 aprile 2023 del Presidente della Provincia di Trento). Il decreto, delle quali le associazioni chiedono l'annullamento, resta sospeso.

Con la prima ordinanza, il Tribunale rinvia la trattazione della causa per un errore procedurale nel processo amministrativo telematico. Il rinvio è al 22 giugno 2023.

Con la seconda e più articolata ordinanza, il Giudice trentino evidenzia che “non risulta siano state prospettate misure alternative all’abbattimento concretamente praticabili, anche in termini di sicurezza con riferimento ad un orso pericoloso ad “alto rischio” e compatibili con la necessità di assumere decisioni tempestive ed efficaci”. Tali alternative non sono state prospettate alla Provincia di Trento né dalle associazioni o di terze parti e neppure da parte del Ministero dell’Ambiente, che pure si è costituito nel giudizio.

Il decreto n. 9 del 2023 con il quale la Provincia Autonoma di Trento autorizza l’abbattimento di MJ5 è sospeso fino al 27 giugno 2023. E’ questa la scadenza fissata dal Tar Trento per consentire alle associazioni ricorrenti di presentare ulteriori motivazioni contro il rapporto ISPRA-MUSE del gennaio 2021 e per attivarsi- anche in sinergia con il Ministero dell’Ambiente di formulare alla Provincia di Trento concrete proposte di trasferimento dell’orso in altra idonea struttura, ubicata nel territorio nazionale o in uno Stato estero, (misura che, pur realizzatasi in casi diversi in passato, si configura tuttavia «extra ordinem» rispetto a quella prevista nel decreto del Presidente della Provincia impugnato), avendo cura di individuare le risorse necessarie per realizzare il trasferimento, non potendo i relativi oneri gravare sulla Provincia di Trento (proprio in quanto trasferimento dell’orso si configura pur sempre come una misura extra ordinem).