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L'INCHIESTA

Veterinario a processo, il pm: non fu conchectomia terapeutica

Veterinario a processo, il pm: non fu conchectomia terapeutica
Il Pubblico Ministero di Milano ha chiuso le indagini a carico del veterinario che certificò il taglio delle orecchie come sanitario.


Il proprietario (avvocato) e un veterinario sono indagati per l'amputazione delle orecchie di un american staffordshire terrier, in violazione dell'articolo 10 (Interventi chirurgici) della Convenzione Europea per la Protezione degli Animali da Compagnia, ratificata in Italia dalla Legge 201/2010.
Certificata da esigenza terapeutica (unica eccezione possibile a un divieto assoluto) la conchectomia avrebbe avuto invece finalità estetiche in vista di concorsi cinofili. Per la Procura di Milano, l’accusa a carico di entrambi è di maltrattamento di animali, in particolare per aver cagionato lesioni senza necessità.

Il veterinario, nell’interrogatorio, avrebbe messo a verbale di aver praticato una «conchetomia terapeutica» nel 2014, quando il cane era piccolo, poiché alla visita «si palesava una parte di cancrena sulla parete distale di entrambi i padiglioni auricolari» dell’allora cucciolo. Il cagnolino, avrebbe spiegato il proprietario recandosi nel suo ambulatorio, qualche giorno prima si era ferito dopo essersi «infilato in un roveto» e a nulla erano servite le medicazioni alle orecchie effettuate a casa. Una versione alla quale il pm non ha creduto: il prossimo passaggio giudiziario è il rinvio a giudizio.

L’inchiesta milanese è una tranche di quella avviata a Reggio Emilia, i cui atti sono stati trasmessi alla competente Procura: l'illecito si sarebbe infatti consumato nel capoluogo lombardo, pur non essendo milanese il veterinario. I fatti risalgono al 2017, in seguito ad un controllo della Asl durate un concorso cinofilo a Scandiano (Reggio Emilia). Nell’ispezione furono scoperti sedici cani, prevalentemente pittbull e american stafforshire terrier, con le orecchie amputate.

Sulla corretta applicazione dell'articolo 10 (Interventi chirurgici) della Convenzione, la FNOVI ha emanato una linea guida.La conchectomia con finalità estetica, compresi gli interventi morfologici per adeguamento a standard di razza, è sempre vietata, a meno di ragioni di medicina veterinaria, certificate dal Medico Veterinario, nell’interesse dell'animale; una evenienza di straordinaria eccezionalità secondo le linee guida della FNOVI, la quale dà alla norma di divieto una interpretazione rigorosamente restrittiva.