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PORDENONE

Falso e abuso di professione veterinaria: patteggiati 4 mesi

Falso e abuso di professione veterinaria: patteggiati 4 mesi
Non solo  prescrizioni di antibiotici ma anche interventi di sterilizzazione, oltre che operazioni di sutura di ferite e vaccinazioni.

Queste le pratiche esercitate senza essere abilitato alla professione medico veterinaria, da un lavorante per conto di un negozio di prodotti per animali. Ieri, l'imputato ha patteggiato 4 mesi, con sospensione della pena, davanti al giudice monocratico di Pordenone. Lo riferisce il notiziario La Nuova.

L'uomo era finito sotto indagine della Procura di Pordenone per esercizio abusivo della professione e falso. Adiacente al punto vendita c’era lo studio dove l'imputato effettuava le prestazioni sugli animali senza alcuna abilitazione.
Del finto veterinario si era occupata nel 2014 anche “Striscia la Notizia” che aveva raccolto le testimonianze di alcuni clienti e poi aveva mandato dall'abusivo un proprio inviato con il pretesto di vaccinazioni a un cane: completata la visita, l'uomo aveva  rilasciato un nuovo libretto per le vaccinazioni, su cui era stato apposto il timbro di un vero veterinario falsificandone la firma.

La Procura di Pordenone ha accertato come l'uomo  esercitasse abusivamente la professione di medico veterinario «senza averne titolo e senza essere iscritto all’albo professionale», si legge nel capo d’imputazione. Nonostante, dunque, non dovesse svolgere alcuna attività di tipo veterinario, «compiva atti da medico veterinario quali procedure diagnostiche e terapeutiche, comprese le medicine complementari, e riabilitative, e rilasciava certificazioni e prescrizioni».
L’accusa di falso contestata all’imputato è discesa dalla compilazione del libretto sanitario attestando l’avvenuta vaccinazione fatta su un cane, utilizzando il timbro e la firma di un vero veterinario.