Green Hill, la parola alla Corte di Cassazione

Oggi la Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione inizia l'esame del ricorso proposto dagli imputati del processo-Green Hill.

I Supremi Giudici della Corte di Cassazione si esprimeranno sul ricorso presentato dagli avvocati che difendono gli imputati dell’allevamento di cani per la sperimentazione, denunciato nel 2012 e i cui 2636 cani furono sequestrati. Lo riporta il notiziario quotidiano.net su nota della LAV, che si dice fiduciosa del "rigore morale dei Giudici della Suprema Corte chiamata a regolare e uniformare l'interpretazione giurisprudenziale del diritto, per garantire la perfetta osservanza e la puntuale applicazione della legge da parte degli organi giurisdizionali".

In conseguenza dei due processi condotti dal Tribunale di Brescia, i vertici dell’allevamento di beagle eranostati condannati per “maltrattamenti e uccisioni senza necessità”, sia in primo grado che in Appello, alla pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione per il Medico Veterinario e il co-gestore di “Green Hill 2001”, mentre il direttore dell'allevamento è stato condannato a 1 anno e al risarcimento delle spese. Per i condannati, inoltre, attività sospesa per due anni e confisca dei cani.

Nel 2016, la multinazionale Marshall, aveva annunciato la decisione di cedere l'allevamento di Montichiari, in quanto "costretta a interrompere gli investimenti in Italia",a causa di "limitazioni alla ricerca e appelli disattesi. Nello stesso anno, la Corte d'Appello di Brescia confermava le condanne emesse in primo grado nei confronti dei vertici di Green Hill, l'allevamento chiuso nell'estate del 2012.
Le condanne si riferivano al veterinario della struttura e al cogestore di Green Hill, condannati a un anno e sei mesi, mentre al  direttore dell'allevamento era stata confermata la condanna a un anno. Confermata inoltre in Appello la sospensione dalle attività per due anni, per i condannati, e la confisca dei cani.

Condanne confermate, Green Hill farà ricorso in Cassazione