La Corte d'Appello di Brescia ha confermato le condanne emesse in primo grado nei confronti dei vertici di Green Hill, l'allevamento chiuso nell'estate del 2012.
Le condanne si riferiscono al veterinario della struttura e al cogestore di Green Hill, condannati a un anno e sei mesi, mentre il direttore dell'allevamento ha avuto confermata la condanna a un anno. Confermata anche la sospensione dalle attività per due anni, per i condannati, e la confisca dei cani.
L'azienda Green Hill, annunciando il ricorso in Cassazione, ha spiegato che "il processo è stato fin dalle fasi iniziali fortemente influenzato da una campagna animalista ingiustamente accanita che in realtà vuole vedere l'azienda condannata non per i metodi di allevamento, ma piuttosto per le finalità di quest'ultimo e non ne considera la necessità per la ricerca medico-scientifica". Secondo Green Hill poi "non sono stati presi in considerazione la gran quantità di documenti e materiali prodotti dalla difesa che certificano il rispetto del benessere animale, l'assenza di maltrattamenti e l'eccellenza dell'allevamento".
CORTE DAPPELLO
Condanne confermate, Green Hill farà ricorso in Cassazione
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