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DECRETO ENTI TERRITORIALI

Maltrattamento animale: continuità nella repressione dei reati

Maltrattamento animale: continuità nella repressione dei reati
Dopo il Decreto Legge 78/2015 che ha in parte riformato il ruolo della polizia provinciale, la Senatrice Silvana Amati ha scritto al Ministro dell'Interno.
La Senatrice, che firma la lettera a nome del PD per il quale si occupa di Tutela e Salute degli Animali, ritiene "fondamentale che nell'attuare la transizione prevista dal Decreto 78/2015 sia assicurata la continuità del servizio  finora svolto dalla polizia provinciale in materia di prevenzione e repressione dei reati di maltrattamento animali".

Silvana Amati ricorda al  Ministro Angelino Alfano che un decreto del ministero dell'interno (Decreto 23 marzo 2007) attuando l'articolo 6 della Legge 189/2004  attribuisce anche alla polizia municipale la possibilità di svolgere funzioni di prevenzione e repressione dei reati previsti dalla medesima legge 189/2004 ( "Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate").

"Per anni- scrive la sen Amati- la polizia provinciale ha svolto in via prioritaria insieme al Corpo Forestale dello Stato funzioni di prevenzione e repressione dei reati previsti dalla Legge 189/2004".
Con il riordino degli enti locali, il personale appartenente ai Corpi e ai servizi di polizia provinciale transita nei ruoli degli enti locali per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale. Secondo la Senatrice, cittadini e organizzazioni della società civile impegnate sui temi della protezione degli animali segnalano "i rischio di una perdita di competenze specifiche e di un indebolimento delle attività di contrasto ai crimini contro gli animali.