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LANALISI DI BANKITALIA

POS dal 1 gennaio, ma gli italiani preferiscono il contante

POS dal 1 gennaio, ma gli italiani preferiscono il contante
Il ritardo sul decreto attuativo fa slittare l'operatività dell'obbligo. Bankitalia: i POS ci sono, ma il contante è ancora preferito.
Doveva diventare operativo dal 1 gennaio 2014, ma l'obbligo di accettare pagamenti con bancomat (carta di debito) e quindi di dotarsi di POS è tale solo sulla carta.
Infatti, i Ministeri competenti non hanno varato il decreto attuativo del Dl 179/2012 (Decreto Sviluppo-bis*),con il quale dovrebbero essere disciplinati gli importi minimi, le modalità e i termini ' di attuazione delle disposizioni inerenti al pagamento delle prestazioni di servizi, anche professionali. L'ipotesi ( il decreto sarebbe già stato trasmesso alla Banca d'Italia) è che la tracciabilità riguardi, almeno in una prima fase (fino al 30 giugno 2014), solo i professionisti con un fatturato-2013 superiore a 200 mila euro e le prestazioni superiori a 30 euro.

Il Ministero per lo Sviluppo Economico sarebbe in attesa che si sblocchi la questione delle commissioni bancarie, questione cruciale attorno alla quale ruotano le proteste e le richieste di proroghe e migliorie. Soprattutto da parte di commercianti e professionisti che lamentano costi gestionali non compensati dal vantaggio della tracciabilità del cliente e delle maggiori garanzie di solvibilità. E che non intendono aumentare gli onorari per far ricadere sul cliente finale l'onere del POS.

Se i POS in Italia non sono diffusi come vorrebbero i sostenitori della tracciabilità e della lotta all'evasione, lo si deve in buona parte  alle alte commissioni applicate alle transazioni e i contratti di abbonamento B2B dei servizi. E che i valori siano alti lo ammette anche l'ABI. Ma secondo la Banca d'Italia, "tra le principali determinanti del basso utilizzo di strumenti di
pagamento elettronici in Italia, e in alcune regioni in particolare", va annoverato "il basso livello del reddito pro capite", legato alla crisi congiunturale. Insomma, se da un lato gli italiani pagano raramente con moneta elettronica (un terzo della media nei paesi dell'area euro), "l'Italia - dice Via Nazionale- è sostanzialmente allineata alla media dei paesi dell'area dell'euro nella dotazione di POS procapite (21 punti ogni 1.000 abitanti).
Secondo il Sole 24 Ore, invece, è la tendenza al risparmio degli italiani a far preferire il contante, unita alla inossidabile diffidenza verso sistemi considerati poco sicuri e a rischio frode, una diffidenza che resiste malgrado l'aumento dell'e-commerce nazionale, le rassicurazioni dei gestori finanziari (da PayPal a Visa), e malgrado coloro che preconizzano l'uso dello smartphone come futuro sistema globale di pagamento.

L'obbligo di accettare il pagamento elettronico della prestazione con il bancomat è vigente, ma prorogato di fatto (e che da più parti si chiede di formalizzare per evitare rischi retroattivi), stante che ad oggi, non c'è una normativa compiuta di riferimento in base alla quale mettersi in regola. E non ci sono sanzioni per non si adegua alla novità.

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*Art. 15 (Pagamenti elettronici)- Dl 179/2012 (cd Decreto Sviluppo-bis)
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4. A decorrere dal 1° gennaio 2014, i soggetti che effettuano l'attivita' di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. (...)
5. Con uno o piu' decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia, vengono disciplinati gli eventuali importi minimi, le modalita' e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati, di attuazione della disposizione di cui al comma precedente.
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