Dal 1 gennaio 2014? Sempre più improbabile. Bisognerà poi attendere un successivo decreto, da emanare entro altri 90 giorni per i soggetti esclusi fino al 30 giugno.
L'articolo 15 del decreto Crescita Bis DL 179/2012
non introduce un obbligo di
utilizzo della carta di debito a carico del pagatore, bensì un
obbligo di accettazione della carta di debito a carico del venditore di beni e servizi. Quest'obbligo è regolarmente adempiuto quando il venditore si dota del dispositivo di accettazione; pertanto, resta la possibilità di accettare pagamenti con altre modalità, per esempio bonifici, carte di credito o prepagate, in base agli accordi che di volta in volta sono liberamente assunti nel rapporto contrattuale tra venditore e acquirente.
Lo ha precisato la Banca d'Italia nella sua
risposta alla nota del 1° ottobre 2013 a Federarchitetti.
Ora la Banca d'Italia è stata sollecitata dal Ministero dello Sviluppo economico ad esprimersi con urgenza, sul decreto attuativo del Decreto Crescita dell'ottobre 2012. In base al decreto in esame, l'obbligo
vale per gli esercenti attività di vendita di prodotti e prestazioni di servizi, anche professionali, il cui fatturato dell'anno precedente a quello nel corso del quale è effettuato il pagamento sia superiore a 200mila euro. L'obbligo
riguarda i pagamenti superiori alla soglia minima di 30 euro.
Ma bisognerà poi attendere un successivo decreto, da emanare entro altri 90 giorni, a individuare modalità e termini differenziati di adeguamento per i soggetti esclusi fino al 30 giugno. Per quanto concerne i terminali POS, il testo del Mise prende in considerazione l'accettazione di strumenti di pagamento tramite diverse tecnologie, in aggiunta a quella a "banda magnetica" o a "microchip".
A questo punto sembra difficile che il provvedimento diventi definitivo entro il 1° gennaio 2014, data indicata nel Decreto Crescita bis Manca ancora la piena regolamentazione, richiesta dalla norma, che indichi la determinazione degli eventuali importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati. (
fonte)
LA_RISPOSTA_DELLA_BANCA_DITALIA.pdf1.41 MB