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SPENDING REVIEW

La Pa paghi i debiti verso i liberi professionisti

La Pa paghi i debiti verso i liberi professionisti
Avete un credito da vantare verso la ASL, un Ente o un Amministrazione anche locale? Anche i liberi professionisti sono fra i fornitori che potranno pretendere il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Confprofessioni: colmata una lacuna che avrebbe penalizzato i professionisti che attendono di vedere onorate le loro fatture per lavori regolarmente eseguiti in favore della PA.

Dopo le rimostranze di Confprofessioni, la certificazione dei crediti varrà anche per i professionisti.La norma è contenuta nel decreto sulla spending review, approvato dal Senato e ora alla Camera dei Deputati. Il testo - che dovrà essere convertito in legge entro il 7 luglio - stabilisce anche la compensazione dei crediti vantati verso lo Stato con le cartelle esattoriali.

Non solo le imprese dunque e non solo alcune Pubbliche Amministrazioni, ma anche le Regioni sottoposte a piani di rientro da extra-deficit nella sanità. Il Decreto sulla spending review prevede la riduzione da 60 a 30 giorni del termine entro cui la Pubblica Amministrazione debitrice deve provvedere, su richiesta del professionista, alla certificazione di quanto dovuto. La certificazione vale anche per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, Asl comprese.

Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. "Ci siamo subito attivati per colmare una lacuna normativa che avrebbe penalizzato i professionisti che attendono di vedere onorate le loro fatture per lavori regolarmente eseguiti in favore della Pubblica Amministrazione".

La risposta è arrivata dagli On Stefano De Lillo e Raffaele Fantetti che hanno presentato un emendamento al decreto sulla spending review, che mira a estendere ai liberi professionisti la possibilità di compensare crediti e debiti con la pubblica amministrazione. "Si tratta di una misura di equità nei confronti di tutti i professionisti che attendono da anni pagamenti di prestazioni da parte delle pubbliche amministrazioni", hanno dichiarato i due senatori Pdl alle agenzie. "Riteniamo che la compensazione sia uno strumento valido per la crescita e il rilancio dell'economia, immettendo sul mercato risorse finanziarie per investimenti e occupazione, e non potevano essere esclusi categorie importanti come quella dei professionisti".