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UNICO 2012

I professionisti non devono dichiarare il canone RAI

I professionisti non devono dichiarare il canone RAI
Fra i dubbi in sospeso sul canone speciale c'era anche quello sull'obbligo di riportare nella dichiarazione dei redditi il canone speciale RAI.
Dal consulente fiscale di ANMVI, dott. Giovanni Stassi, arriva la conferma che i lavoratori autonomi e i singoli professionisti, dunque anche i medici veterinari, non dovranno riportare il codice di abbonamento del canone speciale RAI sul modello UNICO 2012.

Il Decreto n. 201/2011 ("Salva Italia") dispone solo per "imprese e società", l'obbligo di indicare in sede di dichiarazione dei redditi, il numero di abbonamento speciale. Sono esclusi i lavoratori autonomi.

Il canone "speciale" RAI è dovuto (ai sensi del Regio Decreto n. 246/38 e del Decreto n. 458/44) da coloro che detengono uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio- televisive in ambienti al di fuori dell'ambito familiare fra cui rientrano le strutture veterinarie.

Non rientrano fra gli apparecchi assoggettabili al canone speciale i computer, per espressa dichiarazione della RAI dopo le clamorose proteste dei mesi scorsi.

"Il Ministero per lo sviluppo economico – ha chiarito il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Massimo Vari - ha già fornito elementi esplicativi all'Agenzia delle entrate in merito alla definizione di apparecchi assoggettabili al pagamento del canone RAI, precisando che questo si applica al solo servizio di radiodiffusione e non alle altre forme di diffusione su portanti fisici diversi come i tablet, gli smartphone ed i personal computer, cioè gli strumenti suscettibili di per sé, in linea di principio, di connessione alla rete Internet e la RAI ha aderito al medesimo criterio di definizione".


Approfondimenti al sito Fiscal Focus.