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AUDIZIONE ENPA

Generici veterinari: riduzione prezzo 'obbligatoria'

Generici veterinari: riduzione prezzo 'obbligatoria'
La sicurezza dei pazienti animali resta "una priorità assoluta", ma "bisogna cambiare paradigma". Audizione ENPA in Senato. Sui disegni di legge Amati e De Poli, la 12° Commissione Igiene e Sanità del Senato ha ascoltato l'audizione dell'Ente Nazionale Protezione Animali. Nel testo depositato, a firma della Presidente Carla Rocchi, si propone di "rendere obbligatoria una significativa riduzione del prezzo di vendita del medicinale generico veterinario".
La previsione, è scritto, riguarderebbe i medicinali veterinari generici autorizzati ai sensi dell'articolo 13 del Decreto Legislativo 193/2006, da applicare sia agli animali d'affezione che da reddito.

Secondo l'ENPA, "non bisogna più ragionare in termini di marca, di griffe, ma di principio attivo. Esattamente come accade con gli uomini". La Presidente Rocchi sottolinea "l'imprescindibilità del provvedimento, da troppo tempo atteso e oggetto di interesse diffuso e aspettativa da parte di milioni di cittadini italiani che ospitano animali all'interno delle loro famiglie e delle associazioni di volontariato che per mission accolgono e curano animali".

L'ENPA propone per il generico veterinario una autorizzazione semplificata e l'individuazione di un limite "di almeno 20%" mutuato dal settore umano (la definizione adottata non è più generico, ma equivalente), "fatte salve tutte le diversità di regolamentazione previste. Il costo dell'intero processo di sviluppo e sperimentazione è infatti già stato sostenuto dall'azienda che ha prodotto il medicinale 'originatore' di riferimento".
Per l'associazione, si tratta di "abbattere i costi della procedura per l'immissione del medicinale generico veterinario considerando sufficienti tutte le fasi che hanno portato alla elaborazione e circolazione del medicinale non generico di riferimento".

Azioni di contenimento della spesa, agendo sulla leva dei generici, sono state favorevolmente considerate dalla 14° Commissione Politiche Europee, che ha tuttavia chiesto una riformulazione dei  disegni di legge attualmente all'esame della Commisione Igiene e Sanità, in sede referente.