Il Chief Veterinary Officer slovacco ha confermato oggi la comparsa di tre focolai nel Paese, di cui uno ubicato nella zona di restrizione istituita per il focolaio in Ungheria.
Gli altri due focolai si trovano situati in territorio slovacco lungo il Danubio. Di conseguenza, la Direzione Generale della Sanità Animale ha disposto il rintraccio di tutte le partite di animali sensibili all’afta provenienti dalla Slovacchia, negli ultimi 30 giorni, e il controllo su tutte le successive partite di tali animali provenienti da tutto il territorio slovacco. Saranno gli UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari), per il tramite dei Servizi Veterinari localmente competenti, a disporre su tali partite il sequestro nei luoghi di prima destinazione, con controlli clinici e di laboratorio.
Austria- Non potendo escludere la possibilità di un’estensione dei focolai anche all’Austria, confinante sia con l’Ungheria che con la Slovacchia, gli UVAC predisporranno, per il tramite dei Servizi Veterinari localmente competenti, il sequestro nei luoghi di prima destinazione delle partite di animali aftoso-sensibili, provenienti dai Lander austriaci confinanti e l’esecuzione sulle stesse di controlli clinici e di laboratorio.
Ungheria- Il 20 Marzo scorso, la Dgsa disponeva il controllo di tutte le partite di animali sensibili all’afta provenienti da tre regioni della Slovacchia e da quattro contee dell’Ungheria. Le disposizioni sono state aggiornate all'evoluzione epidemiologica, con l'odierna comunicazione dal CVO della Slovacchia.