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FARMACO

Importazione in via eccezionale di medicinale veterinario

Importazione in via eccezionale di medicinale veterinario
E' permesso importare il medicinale in via eccezionale e in quantità essenziali per la cura di singoli animali. Resta fermo che, qualora il medicinale in questione (già autorizzato in Italia, ma non al momento commercializzato) sia disponibile sul territorio nazionale, non potrà più essere introdotto da un Stato membro.

Questa ulteriore precisazione del Ministero della Salute al Presidente SIVE, Giorgio Ricardi, torna sul quesito avanzato dagli ippiatri in merito all'indisponibilità di pergolide sul mercato nazionale.

L'art. 10 del decreto legislativo 193/2006 (Uso in deroga per animali non destinati alla produzione di alimenti) consente al veterinario responsabile, in via eccezionale, sotto la sua diretta responsabilità ed al fine di evitare all'animale evidenti stati di sofferenza, di trattare l'animale interessato, ove non esistano medicinali veterinari autorizzati per curare una determinata affezione di specie animale: a) con un medicinale veterinario autorizzato in Italia per l'uso su un'altra specie animale o per un'altra affezione della stessa specie animale; b) in mancanza di un medicinale di cui alla lettera a): 1) con un medicinale autorizzato per l'uso umano. In tal caso il medicinale può essere autorizzato solo dietro prescrizione medico veterinaria non ripetibile; 2) con un medicinale veterinario autorizzato in un altro Stato membro dell'Unione europea conformemente a misure nazionali specifiche, per l'uso nella stessa specie o in altra specie per l'affezione in questione, o per un'altra affezione.

Pertanto, al verificarsi delle condizioni sopra esposte, il Ministero chiarisce che la normativa vigente consente l'introduzione del medicinale.

Nella medicina del cavallo – faceva notare la SIVE- il pergolide è impiegato come farmaco d'elezione nel trattamento della Sindrome da disfunzione della pars intermedia dell'ipofisi (più frequentemente indicata come sindrome di Cushing o Cushing-like), malattia metabolica caratteristica dei cavalli anziani, sempre più frequentemente diagnosticata anche a seguito dell'ampliarsi della fascia dei cavalli non destinati alle produzioni animali. Non esistono sul mercato alternative terapeutiche e la forzata sospensione del trattamento pone i soggetti affetti da tale sindrome a rischio di complicanze molto gravi.

Ecco la situazione commerciale ad aggiornata ad oggi: UK/Ireland: September 2010; Germany: September 2010; USA: November 2011. Attualmente il prodotto non è commercializzato in Italia anche se autorizzato nel nostro Paese. Non appena sarà reso disponibile sul territorio nazionale, il prodotto non potrà più essere introdotto da un Stato membro.