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DOPO LE ELEZIONI EUROPEE

Ceplis: le priorità dei liberi professionisti europei

Ceplis: le priorità dei liberi professionisti europei
“I liberi professionisti hanno bisogno dell’UE ma l’UE ha bisogno dei liberi professionisti”.  Il Ceplis detta l'agenda delle politiche del prossimo triennio.


Al suo primo incontro dopo le elezioni europee, il Board esecutivo del Ceplis (European Council of the Liberal Professions) ha definito le priorità dei liberi professionisti europei. Gli assi dell'agenda politica sono stati approvati il 2 luglio, su proposta del Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, recentemente riconfermato alla guida del Ceplis.
Il Board si è riunito nella sede milanese di Confprofessioni nello stesso giorno in cui si è insediato il nuovo Parlamento Europeo.

Le priorità dei liberi professionisti nei prossimi tre anni. Quella che il Ceplis chiede all'Europa- spiega Stella-" è una politica mirata di sviluppo dei servizi professionali", per "far crescere ulteriormente un soggetto economico determinante per la competitività del sistema produttivo", ma anche per "garantire i diritti e le tutele sociali a tutti i cittadini, clienti, pazienti europei” .

Advocacy per i liberi professionisti. L’obiettivo è rafforzare le relazioni con i decision-makers presso il Parlamento europeo, la Commissione europea, il Consiglio europeo, il Comitato economico sociale europeo (CESE) promuovendo i valori dei liberi professionisti. Tra i temi chiave, vengono messi in rilievo:
- la necessità di promuovere la partecipazione dei professionisti al dialogo sociale
- rilanciare la mobilità dei professionisti nei diversi Paesi dell'Ue, anche attraverso lo sviluppo del programma Erasmus per i giovani professionisti,
- sviluppo di fondi europei incentrati sulla crescita e la sostenibilità dei professionisti per il prossimo QFP;
- migliorare la qualità dei servizi rafforzando il profilo etico e ponendo l'accento sulle attività correlate allo Sviluppo Professionale Continuo;
- porsi al servizio dei professionisti, assistendoli a livello europeo in questioni come i finanziamenti europei, partenariati e network;
- porsi al servizio della comunità, monitorando e intervenendo su temi di interesse per la società nel suo complesso: uguaglianza dei sessi, questioni di genere, crisi dei rifugiati, Brexit, sviluppo sostenibile, Agenda 2030.
-diversificare le fonti di reddito, aspirando a partecipare al maggior numero possibile di progetti finanziati dall'UE e allo sviluppo di un settore di servizi a favore dei professionisti.

In Europa - ricordano Confprofessioni e il Ceplis- ci sono 500 milioni di consumatori, oltre 20 milioni di imprese, 240 milioni di lavoratori con ben 5.6 milioni di liberi professionisti che contribuiscono al 10% del PIL europeo.