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VERTICE UE

Origine delle carni sull’etichetta, adesso la chiedono molti Ministri

Origine delle carni sull’etichetta, adesso la chiedono molti  Ministri
Bocciata l'anno scorso da quasi da tutti i Paesi, ma non dall'Italia, l'indicazione dell'origine delle carni ha tenuto banco ieri a Bruxelles.
I Ministri europei riuniti ieri a Consiglio hanno analizzato la questione delle carni equine fra le "varie ed eventuali", senza decidere e senza votare, ma confrontando le posizioni dei vari Paesi sul da farsi. Il verbale provvisorio della riunione apre con una relazione della Commissione sul piano di monitoraggio in corso i cui risultati finali saranno riferiti il 15 aprile prossimo.

La Commissione ha invitato i Ministri europei a considerare l'opportunità di proseguire i test per latri due mesi, per avere un quadro più chiaro della situazione. Ad oggi sono previsti oltre 2,250 test in tutta Europa per la ricerca del DNA equino ai quali si sommano quelli per la ricerca del fenilbutazione ( un campione ogni 50 tonnellate di carne di cavallo. A queste verifiche si affiancano le azioni individuali intraprese dai singoli Stati Membri e il continuo scambio di informazioni fra la autortià competenti ed Europol.

L'invito della Commissione ai Ministri è stato di valutare le strategie da adottare in futuro in un ottica estesa del problema. Molti Stati Membri ieri a Bruxelles hanno chiesto di introdurre in etichetta l'origine delle carni che entrano nel processo di composizione dei prodotti di carne; altrettanti hanno chiesto di anticipare all'estate la valutazione d'impatto di un provvedimento di questo tenore, rispetto alla scadenza di dicembre.

pdfCOMUNICATO_RIUNIONE_MINISTRI_EUROPEI.pdf183.5 KB

pdfREPORT_DEL_CONSIGLIO_DELLUNIONE.pdf77.09 KB