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CONFPROFESSIONI

Stella: semplificazioni fatte "sulla pelle dei professionisti"

Stella: semplificazioni fatte "sulla pelle dei professionisti"
Confprofessioni chiede anche certezza sull'IVA. Nessun aumento nella relazione sul DEF dell'On Laura Castelli.


Nella stagione delle recenti riforme fiscali – pur notevole dal punto di vista della mole degli interventi normativi proposti – la condivisione con le parti sociali è risultata "insoddisfacente", secondo il Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella.

In audizione sul DEF - il Documento di Economia e Finanza 2018, preparatorio della manovra finanziaria-   Stella ha dichiarato che le rappresentanze dei professionisti "sono state marginalizzate a monte del processo di semplificazione e, a valle, hanno dovuto subire riforme, più o meno efficaci, come imposizioni calate dall’alto". Acune "semplificazioni  sbandierate in passato - ha aggiunto - sono avvenute sulla pelle dei professionisti: l’alleggerimento di attività amministrative si è infatti tradotto in un aggravio delle incombenze a carico dei professionisti, spesso senza alcuna contropartita e, soprattutto senza alcun beneficio reale per i cittadini".

Snellimento degli adempimenti e informatizzazione- Esiste, certamente, lo spazio per abolire diversi adempimenti superflui, anche attraverso una maggiore digitalizzazione ed informatizzazione del sistema fiscale. In questa prospettiva, il fisco telematico potrà condurre a un notevole risparmio per l’amministrazione finanziaria, come già sperimentato fino a oggi, e a una riduzione delle informazioni scambiate, con la valorizzazione delle banche dati.

IVA e Fisco- Confprofessioni segnala inoltre "l’urgenza di definire con certezza le aliquote IVA, che non devono aumentare, ponendo fine ai dubbi che aleggiano attorno a questo tema, impedendo una programmazione degli investimenti privati".
E nelle politiche fiscali, il Presidente di Confprofessioni chiede di abbandonare la stagione delle misure una tantum, preferendo misure permanenti, strutturali e con effetti programmati nel tempo, che sappiano favorire gli investimenti economici in Italia.

Votazioni in corso- Le relazioni al DEF presentate dai relatori Laura Castelli (foto)  e Alberto Bagnai. Tra i contenuti della relazione presentata dalla Castelli c’è, come primo punto fermo, la necessità di evitare gli aumenti Iva.

Un DEF privo di contenuti programmatici- Nella relazione introduttiva al Documento, il Premier Gentiloni e il Ministro Padoan precisano che "tenuto conto del nuovo contesto politico, il Governo non ha formulato un nuovo quadro programmatico".
Il DEF 2018 "si limita alla descrizione dell'evoluzione economico finanziaria internazionale, all’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche per l'Italia e al quadro di finanza pubblica tendenziale che ne consegue, alla luce degli effetti della Legge di Bilancio per il 2018. Il Parlamento trova quindi in questo Documento un quadro aggiornato della situazione economica e finanziaria quale base per la valutazione delle politiche economiche e dei programmi di riforma che il prossimo Esecutivo vorrà adottare".

pdfAudizione_Camera_e_Senato_DEF_15.05.18.pdf262.46 KB