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REGIONE LOMBARDIA

PSA, mozione in Regione: aumentare gli organici Veterinari

PSA, mozione in Regione: aumentare gli organici Veterinari
Mozione al Pirellone per chiedere "ingenti somme" in favore del settore suinicolo lombardo. Al centro della mozione anche il ruolo dei controlli veterinari e gli organici delle Asl.

La peste suina e i pesanti risvolti che sta avendo sul comparto degli allevamenti e sull’indotto sono al centro di una mozione, presentata dal Gruppo regionale del Pd, che verrà discussa domani, martedì 10 settembre, nella seduta di consiglio regionale. “Affronteremo in particolare tre aspetti: il tema delle risorse, quello del personale deputato a fare i controlli, quindi i veterinari, e la questione della chiarezza per quanto riguarda le linee guida e gli interventi da fare, soprattutto sul tema della sicurezza”, anticipano a Cremona Oggi Matteo Piloni, Roberta Vallacchi e Marco Carra, primi tre firmatari dell’atto ‘Psa – Azioni urgenti di sostegno al comparto suinicolo’.

La mozione chiede, infatti, tra i molti altri punti, di “prevedere lo stanziamento di ingenti somme per ristorare le aziende del comparto suinicolo che hanno subito o subiranno danni diretti o indiretti dalla Psa, di implementare gli organici dei servizi veterinari territoriali delle Ats, di efficientare la catena di comando e la governance, per quanto di competenza di Regione, prevedendo un maggior coinvolgimento dei sindaci a cui devono essere inviate informazioni e disposizioni, per informare a loro volta correttamente la cittadinanza”.
“Ci auguriamo che la maggioranza di centrodestra, dopo anni di inerzia, sia dalla nostra parte, anzi, dalla parte di chi sta soffrendo questa situazione, e voglia approvare con noi degli interventi urgenti, necessari, ma anche assolutamente di buonsenso, visto il punto cui è arrivata l’epidemia di Psa”, concludono Piloni, Vallacchi e Carra.

"Cremona, "fronte importantissimo"- Nei giorni scorsi, al convegno di Confagricoltura Mantova, l'Assessore all'Agricoltura della Lombardia aveva evidenziato le azioni contro la proliferazione dei cinghiali: “Nel tempo abbiamo messo in piedi meccanismi di controllo sempre più ferreo e innalzato l’attività del controllo del cinghiale: in un anno e mezzo ne abbiamo catturati quasi 50mila. Tuttavia, questo non è stato fatto in tutte le province in modo omogenero. Ad esempio, Cremona ha fatto poco e male, e si tratta di un territorio che è un fronte importantissimo, oltre il quale c’è la provincia di Lodi, ormai è compromessa. L’attenzione deve quindi essere molto più ampia, così come il contenimento più incisivo. Come Regione abbiamo fatto ordinanze che consentono di cacciare il cinghiale in deroga a qualsiasi norma”.

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