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Esche avvelenate: ordinanza prorogata senza modifiche

Esche avvelenate: ordinanza prorogata senza modifiche
Il Ministero della Salute ha prorogato di 12 mesi le norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati. L'ordinanza resta invariata.


Sussiste la “necessità e l’urgenza” di confermare le misure di prevenzione al fenomeno degli avvelenamenti. Persistono “numerosi episodi, accertati” relativi ad avvelenamenti e uccisioni di animali domestici e selvatici. La causa è da attribuire a esche o bocconi avvelenati “accidentalmente o intenzionalmente disseminati nell'ambiente”. Per queste motivazioni il Sottosegretario di Stato alla Salute Marcello Gemmato ha firmato la proroga dell'ordinanza ministeriale del 2019 con le norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi letali per gli animali. Le disposizioni del 2019, prorogate da ultimo, con l'ordinanza 9 agosto 2023 restano invariate.

I risultati emersi dal Report  2023 “Avvelenamenti dolosi degli animali”, realizzato attraverso l'analisi dei contributi forniti da tutti gli Istituti zooprofilattici sperimentali mostrano il perdurare del fenomeno e quindi il “serio rischio per la popolazione umana, per gli animali e per l'ambiente”. Le analisi sono state condotte per mezzo della geolocalizzazione e della mappatura degli episodi di avvelenamento.

La presenza di veleni o sostanze tossiche abbandonati nell'ambiente, precisa il Ministero “rappresenta un serio rischio” per la popolazione umana, in particolare per i bambini, ed è anche alla base della contaminazione ambientale e dei danni al patrimonio faunistico e delle specie in via d'estinzione.

ORDINANZA 6 agosto 2024
Proroga dell'ordinanza 12 luglio 2019 concernente le norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati.