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RELAZIONE 2023

UVAC e PCF, cala il numero di operatori registrati

UVAC e PCF, cala il numero di operatori registrati
E' disponibile la relazione 2023 sull'attività dei PCF e degli UVAC. Il numero di operatori registrati presso gli UVAC è diminuito del 16,6% rispetto al 2022.  


Il Ministero della Salute ha pubblicato la relazione relativa all’anno 2023 sull’attività dei Posti di Controllo frontalieri (PCF) e degli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari (UVAC). Nel 2023 il numero di operatori registrati presso gli UVAC (32.101) è diminuito del 16,6% rispetto al 2022. La maggior parte degli operatori sono situati nelle regioni del Nord Italia: Veneto (8.243), Piemonte (6.133), Lombardia (3.438) e Trentino Alto Adige (2.789).

PCF - Nel 2023 sono state importate sul territorio italiano, attraverso i 28 PCF italiani, 40.155 partite di animali, prodotti di origine animale (o.a.) e mangimi di origine animale da oltre 100 Paesi terzi "con un leggero decremento pari al -1,9% rispetto all’anno precedente" precisa la relazione. "Il controllo è stato di tipo sistematico, su ogni partita, al fine di verificare la correttezza della documentazione e l’identità del prodotto". Nel 2023 i PCF italiani hanno sottoposto a controllo per l’importazione sul territorio nazionale 201.814 partite di alimenti e mangimi di origine vegetale e MOCA.

Ispezioni sanitarie - L’ispezione sanitaria sulle merci di interesse veterinario è stata condotta dai PCF con una frequenza di controllo diversa a seconda della tipologia e del Paese di provenienza sulla base delle indicazioni stabilite dalla legislazione dell’UE in funzione del rischio. La media percentuale del controllo di laboratorio rispetto al totale delle partite sottoposte a controllo fisico è stata nel 2023 del 6,8%, percentuale analoga a quella riscontrata nel 2022 (6,8%).

Respingimenti - I respingimenti, in numero di 150 partite di merci sono risultati pari allo 0,4% circa delle partite presentate all’importazione, con una percentuale uguale a quella riscontrata nel 2022. In relazione alla tipologia di controllo (documentale, di identità, fisico, di laboratorio), sono risultati prevalere i respingimenti causati da carenze documentali con percentuali analoghe a quelle riscontrate nel 2022: il 59,3% è stato effettuato a seguito di controllo documentale, il 18,7% per altri motivi, il 12,7% a seguito di controllo fisico e il restante 3,3% a seguito di controllo di laboratorio.

Traces NT -  Il sistema informativo dell’Unione Europea TRACES (TRAde Control and Expert System) è stato dismesso in via definitiva il 6 novembre 2021 ed è stato sostituito a partire dal 7 novembre 2021 dal nuovo sistema informativo comunitario TRACES NT.

UVAC – Nel 2023 gli UVAC hanno sottoposto a controllo documentale e fisico 6.008 partite e 3.217 di esse sono state sottoposte a controlli di laboratorio. Il controllo veterinario ha portato al respingimento/distruzione di 23 partite di merci potenzialmente pericolose per la salute del consumatore o per la salute degli animali. Più in particolare si è trattato di 5 partite di carni di suini, 5 partite di carni di pollame e 4 partite di carni preparate. Ove possibile e laddove le irregolarità erano meno gravi (es. certificati o documenti commerciali incompleti, identificazione degli animali non corretta), si è invece provveduto alla regolarizzazione della situazione (1 partita).

Posti di controllo frontalieri e uffici veterinari per gli adempimenti comunitari - Attività 2023